Nel corso della conferenza stampa, tenuta stamane dal Sig. Procuratore della Repubblica dott. Massimo Palmeri, presso l’Auditorium del Palazzo di Giustizia di Enna, sono stati resi noti i particolari dell’operazione di polizia giudiziaria che ha portato al fermo dell’uomo che nel pomeriggio del 13 settembre, alla guida della sua autovettura, una Alfa Romeo 156, aveva investito, uccidendolo, un ciclista, VANERIA Maurizio, classe 1966, coniugato, residente a Enna, operaio, mentre questi percorreva la strada statale che collega Pergusa ad Enna.
Si tratta di un uomo, classe 1966, pluripregiudicato anche per gravi reati, originario di Enna, ma attualmente residente a Pietraperzia.
Dopo il sinistro, l'uomo, si era dato alla fuga, facendo perdere le proprie tracce, senza prestare soccorso alla vittima, che veniva trovata già esanime dai poliziotti della Questura - ed in particolare della Squadra Mobile e dell’U.P.G.S.P. - e dagli agenti della Polizia Locale, operatori che per primi erano intervenuti sul luogo dell’incidente, procedendo sia ai rilievi che all’ispezione cadaverica insieme al medico legale.
Le ricerche dell’autovettura che aveva provocato l’incidente sono proseguite senza sosta per tutta la serata e la notte, con il concorso di tutte le forze di polizia della Provincia, ed in particolare degli uomini della Squadra Mobile, delle Volanti e delle pattuglie della Polizia Stradale.
In tale contesto venivano setacciati tutti gli impianti di video sorveglianza della zona, allo scopo di individuare la via di fuga dell’uomo. Tali accertamenti consentivano di apprendere che l’Alfa Romeo aveva lasciato il centro urbano di Enna imboccando la strada statale 117 - bis con direzione Caltanissetta e di lì se ne perdevano le tracce. Serrate sono state le ricerche anche presso tutte le attività commerciali di rivendita di veicoli e/o di riparazione delle stesse, allo scopo di acquisire notizie in ordine al veicolo sospettato.
Nella mattinata di ieri, gli uomini della Sezione Polizia Stradale, nell’ambito di mirati servizi disposti dal Dirigente di quell’Ufficio, Vice Questore Aggiunto Dott. Felice PUZZO, riuscivano ad individuare l’autovettura segnalata in Pietraperzia, con a bordo l'uomo, nei pressi di un’autocarrozzeria, dove verosimilmente si era recato proprio per eliminare dal veicolo i segni della violenta collisione; lo stesso, avvedutosi della presenza dei poliziotti, si dava a precipitosa fuga proprio a bordo dell’Alfa Romeo segnalata, la quale presentava ancora i chiari segni dell’impatto con il malcapitato ciclista, ovvero con il parabrezza quasi del tutto frantumato.
L’uomo, successivamente condotto negli Uffici della Caserma B. Giuliano di c.da Baronessa, ammetteva le sue responsabilità in ordine all’omicidio stradale dinanzi agli investigatori degli Uffici di Polizia impegnati nelle indagini.
Gli operatori, inoltre, appuravano che il veicolo incriminato era sprovvisto di copertura assicurativa, aggravando così l’ipotesi di reato.
Pertanto, a seguito delle risultanze investigative prodotte dagli organi procedenti, ed in particolare della Squadra Mobile, dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e della Polizia Locale, e del rintraccio dell'uomo da parte degli Agenti della Polizia Stradale, veniva sottoposto a fermo di indiziato di delitto di iniziativa della Polizia Giudiziaria per l’ipotesi di omicidio stradale, aggravato sia dalla fuga che dalla mancanza di copertura assicurativa del veicolo, e poi, successivamente tradotto presso il carcere di Enna.
L’indagine è coordinata dalla Procura della Repubblica di Enna, nella persona del Sostituto Procuratore Dott. Giovanni Romano.
Il fermato è difeso di fiducia dall’Avvocato Giovanni Palermo del Foro di Enna.