Questura di Cuneo

  • Piazzetta Raimondo USMIANI 5 - 12100 CUNEO ( Dove siamo)
  • telefono: 0171-443411
  • fax: -------
  • email: dipps123.00F0@pecps.poliziadistato.it

Operazione “alias”. nomade bosniaco dalle mille identità

CONDIVIDI

Ruba per anni l’identità ad un ignaro cittadino italiano residente all’estero

Operazione "alias". Ruba per anni l'identità ad un ignaro cittadino italiano residente all'estero, nomade bosniaco dalle mille identità, già oggetto di servizio delle "Iene", arrestato nuovamente dalla Squadra Mobile di Cuneo. È stato nuovamente arrestato dagli uomini della Squadra Mobile l'uomo che ad ottobre aveva commesso, unitamente ad un complice, una rapina in strada in danno di un'anziana. A finire nei guai, questa volta, un furto molto particolare, quello dell'identità ; l'uomo, infatti, un cittadino proveniente dalla ex Jugoslavia, appartenente alla comunità Rom, si era impossessato dell'identità di un cittadino italiano, nato in Argentina. Con tali generalità aveva acquistato, anche, delle autovetture ed ottenuto dei documenti (patente e carta di identità) ; non solo con tale generalità era stata emessa ordinanza di custodia cautelare in carcere per rapina commessa in Cuneo . Se il vero Abramovich fosse entrato in Italia sarebbe dovuto essere foto-segnalato ; solo le impronte ne avrebbero provato l'estraneità alla rapina e conseguentemente evitato l'arresto. Nella giornata di ieri, martedì 24 giugno, l'uomo si recava nuovamente a Cuneo, in Questura, per l'effettuazione di alcune notifiche. Anche in tale circostanza l'uomo declinava le generalità di un cittadino italiano nato in Argentina presentando, anche, documenti rilasciati da autorità italiane riportanti tali generalità . Sulla scorta degli atti già acquisiti tale generalità risultava falsa, riconducibile ad un soggetto realmente esistente, italiano, ma residente in Argentina. Scattava così l'arresto per l'uomo per il reato di false attestazioni e possesso di documenti identificativi falsi. Alla luce dei riscontri, all'udienza con rito direttissimo, l'arrestato confessava di essersi impossessato dell'identità del cittadino italiano e declinava le proprie corrette generalità e la propria cittadinanza bosniaca. Il processo si concludeva con la condanna a nove mesi di reclusione con applicazione della misura cautelare custodiale in regime di arresti domiciliari. Si evidenzia l'estrema pericolosità del reato di furto identità in particolare se commesso da soggetti dediti alla commissione di reati. Qualora il reale cittadino italiano residente in Argentina si fosse recato in Italia, per esempio, avrebbe potuto essere condotto in un Ufficio di Polizia per la verifica delle impronte poiché, a suo nome, era stata spiccata una custodia cautelare in carcere, prima, e risultava sottoposto, oggi, alla misura degli arresti domiciliari per la rapina consumata in Cuneo. Si ricorda, anche, il precedente arresto operato da questa Squadra Mobile nell'anno 2012 a carico di altro cittadino proveniente dall'ex Jugoslavia ed appartenente alla comunità Rom, DURETOVIC Mile, nato a Orhid (ex Jugoslavia) nel 1965, che per sette anni aveva vissuto con l'identità di un ignaro turista cileno venuto a Roma sette anni fa: HERRERA GROSSI Hamedeo Ernandez.

L'attività investigativa ora prosegue per accertare l'esistenza di una consolidata prassi criminale, diffusa nella comunità Rom proveniente dall'ex Jugoslavia, finalizzata al "furto" di identità di cittadini italiani residenti all'estero.


26/06/2014

Categorie

Servizi

  Permesso di soggiorno

Controlla il permesso di soggiorno online.

  Bacheca Oggetti Rubati

Ricerca oggetti rubati o rinvenuti.

  Dove siamo

Gli uffici della Polizia di Stato.

  Scrivici

Risposte alle tue domande.

22/11/2024 09:30:58