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Cuneo arrestati 6 nomadi autori di furti acrobatici in abitazione e negozi

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un momento della conferenza stampa

la Squadra Mobile di Cuneo esegue 6 custodie cautelari in carcere per furti in abitazione e furti acrobatici

La scorsa settimana la Squadra Mobile della Questura di Cuneo ha dato esecuzione, nell'ambito di due operazioni distinte, a sei misure cautelare applicanti la custodia in carcere a carico di altrettanti soggetti provenienti dalla ex Jugoslavia e dalla Romania.

Operazione "Acrobat" , così ribattezzata per l'abilità dei ladri, che, tagliando porzioni di tetto di grandi centri commerciali, si calavano dal soffitto utilizzando delle manichette anti-incendio annodate. A colpire in questo modo, chirurgico, un centro commerciale di Cuneo, il Trony, asportando oltre 65.000 euro di merce, ad ottobre, erano stati tre giovani certamente atletici. Le indagini svolte dalla sezione antirapina della Squadra Mobile, coordinate dalla Procura della Repubblica di Cuneo, dott.ssa Pittaluga, consentivano, in breve tempo, di individuare le utenze telefoniche in uso agli autori del delitto e, poi, alla loro completa identificazione. Si tratta di tre cittadini rumeni, senza fissa dimora, domiciliati a Torino. Il "vecchio" del gruppo , classe 1980, tra l'altro, era già stato arrestato, anni fa nell'ambito dell'operazione "alpinista", in Toscana, poiché, con la medesima tecnica, commetteva furti pluriaggravati ai danni di centri commerciali. Le indagini, poi, permettevano di attribuire al gruppo, anche, un tentato furto ai danni dell'Unieuro di Genola che non era stato consumato per l'azionamento dell'antifurto che aveva costretto i ladri ad una precipitosa fuga. Nel corso delle indagini, infine, emergeva che uno dei tre autori del furto, nello scendere con le manichette annodate da un'altezza di oltre 15 metri era caduto procurandosi, anche, delle lesioni ad una gamba. Nonostante l'infortunio il gruppo consumava comunque il delitto accompagnando, poi, solo il giorno dopo all'ospedale il ferito che veniva sottoposto ad un'operazione per le ferite riportate nella caduta.

Operazione "Crash", così ribattezzata per le modalità di commissione di furti in abitazione : rottura violenta, con l'uso di cacciaviti, di finestre e vetrate. A finire in carcere, questa volta, tre persone appartenenti al c.d. gruppo Rom domiciliate a Piossasco e Leinì. In particolare i due giovani arrestati, costantemente seguiti e monitorati nelle loro imprese criminali dal padre di uno dei due, spaziavano in tutto il Nord Italia per commettere furti in abitazione. I tre sono certamente autori dei furti consumati in Salmour, Desio, Torino ed altre località non precisate in un arco temporale che va da ottobre 2013 a gennaio 2014. Le indagini hanno evidenziato la sistematicità dell'azione delittuosa, considerata a tutti gli effetti un lavoro, ed il compiacimento derivante da un'effrazione particolarmente complessa ovvero da un bottino consistente. In particolare in una caso in cui erano stati asportati numerosi orologi di pregio i due giovani avevano tentato, invano, di nascondere parte della refurtiva al padre ; questi infatti si occupava di ricevere e successivamente rivendere i preziosi, i gioielli ed i beni rubati dal figlio e dal complice.


10/03/2014
(modificato il 11/03/2014)

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