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Arrestati rapinatori "truffatori"

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Arrestati dalla Squadra Mobile di Cuneo due rapinatori, uno dei due era stato immortalato, in azione, dalla trasmissione televisiva “LE IENE.

In data 31.10.2013, in Cuneo si consumava una rapina commessa da due uomini ai danni di una donna, settantenne, a cui venivano asportati numerosi gioielli del valore, complessivo, di 100.000 euro. La donna, infatti, aveva pubblicizzato, su internet, la vendita dei propri beni e, dopo essere stata contattata ed avere intavolato trattative con un sedicente impresario aveva concordato un appuntamento per la definizione dell'affare e la vendita. All'appuntamento, però, si presentavano due uomini, molto eleganti, con svariate mazzette di banconote da 500 euro, poi rivelatesi false; appena la donna si avvicinava i due uomini, avuta conferma della presenza, nella borsa della signora dei gioielli, i due le strappavano, con violenza, la borsa e si davano a precipitosa fuga a bordo di un'autovettura abbandonata, poi, poco distante.

Le indagini della Squadra Mobile di Cuneo permettevano, da subito, di indirizzare le operazioni nell'ambito della comunità di cittadini Rom domiciliati nella provincia di Bergamo. Attraverso una complessa attività di incroci di dati e di attività di intercettazioni, si scopriva l'esistenza di un consolidato sodalizio dedito alla commissione, in modo frenetico e sistematico, di reati contro il patrimonio in danno di soggetti che avevano pubblicizzato, su internet, la vendita di oggetti di pregio. Le vittime venivano, dapprima, contattate e, successivamente, veniva concordato un appuntamento a cui si presentavano, di regola, due persone: il finto acquirente, munito di banconote da 500 euro false, ed un autista, abile alla guida e pronto alla fuga con refurtiva e complice. Nel corso dell'attività veniva evitato, tra l'altro, il compimento di un altro delitto ai danni del venditore di un orologio di pregio del valore di svariate migliaia di euro; l'intervento della Squadra Mobile di Cuneo e Bergamo, presso l'hotel di lusso ove era stato concordato l'appuntamento, infatti, consentiva di rintracciare sia il finto acquirente che l'autista e di sequestrare numerosissime banconote da 500 euro finte. Sulla scorta degli elementi raccolti, l'A.G. di Cuneo emetteva ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico dei due autori della rapina consumata in Cuneo: si tratta due cittadini appartenenti alla comunità Rom, con vari precedenti penali, residente a Dalmine. Uno dei due, tra l'altro, nelle intercettazioni si compiaceva con i propri interlocutori per il "documentario" che la TV gli aveva dedicato; l'uomo, infatti, era stato protagonista di un servizio della trasmissione "LE IENE" andato in onda 12.11.2013 con il titolo "un truffatore di orologi in fuga". Il rapinatore, pur compiaciuto per il servizio, diveniva, però, particolarmente sospettoso poiché temeva che l'improvvisa notorietà gli avrebbe causato problemi con le Forze dell'Ordine. La sua cattura, per questo, è stata particolarmente complessa ed è stata possibile solo grazie al tempestivo intervento della Squadra Mobile di Roma e del Commissariato Casilino che riuscivano a rintracciare, nella periferia della capitale, il ricercato. L'uomo, infatti, dopo aver saputo dell'arresto del complice, era fuggito e, utilizzando l'ospitalità di altri appartenenti alla comunità Rom, si era rifugiato, dapprima nel milanese, poi nel torinese e, infine, a Roma. Gli uomini della Squadra Mobile di Cuneo però ne seguivano e ricostruivano minuziosamente gli spostamenti; al momento della cattura il ricercato tentava, comunque, un ultimo disperato tentativo di fuga nascondendosi all'interno di un vano e ricoprendosi con vari oggetti ed indumenti. Nell'ambito della medesima attività veniva altresì rintracciata ed arrestata una donna destinataria di plurime condanne per svariati furti in abitazione.

Poiché è estremamente probabile che i due arrestati abbiano commesso, in precedenza, altri reati della medesima specie, di intesa con l'A.G., si è deciso di diffonderne le fotografie in modo che eventuali ulteriori vittime possano contattare la Squadra Mobile di Cuneo .


22/01/2014

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