Sottoposto agli arresti domiciliari, è stato più volte scoperto a violare la misura
D.S., classe 1974, siciliano, pregiudicato per omicidio, rapina e spaccio è stato arrestato, giovedì 29 agosto u.s., dagli uomini della Squadra Mobile di Cuneo, per evasione.
In particolare gli uomini della Squadra Mobile avevano raccolto e documentato, nei giorni precedenti, numerose e ripetute violazioni alla detenzione domiciliare cui era sottoposto l'arrestato. In forza del corposo materiale raccolto a nulla sono valse le scuse addotte artatamente dall'arrestato che aveva tentato di giustificarsi dicendo di essere uscito dal proprio domicilio poiché preso da un improvviso dolore ai denti e di volersi solo recare in Ospedale. Gli uomini della Squadra Mobile, infatti, lo seguivano, già, da alcune ore; tale dato rendeva già del tutto poco credibile la scusa addotta dall'arrestato che, comunque, cercava di giustificarsi recandosi, apparentemente, in Ospedale. Il personale che lo stava pedinando, però, poteva notare che in Ospedale l'uomo si fermava per pochi minuti, e non facendosi medicare né chiedendo un consulto, si allontanava. Verificati tutti gli elementi a disposizione, quindi, il giorno successivo la Squadra Mobile rintracciava D.S. e lo arrestava (per il reato di evasione è prevista l'ipotesi di procedere all'arresto anche al di fuori delle ipotesi di flagranza). Giudicato ieri, per direttissima, D.S. è stato condannato a 1 anno di reclusione e, contestualmente, è stata emessa, nei suoi confronti, la misura della custodia in carcere.
L'arresto del pregiudicato, che segue di pochi giorni il precedente arresto, sempre per evasione di un altro pericoloso pregiudicato, è il frutto del lavoro, paziente e meticoloso, attuato nell'ultimo mese dagli uomini della Squadra Mobile per controllare i soggetti destinatari di provvedimenti restrittivi presso le rispettive abitazioni. Su impulso del Questore Fusiello, infatti, si è pensato di accompagnare i controlli domiciliari a mirati controlli investigativi svolti dagli uomini della Squadra Mobili in abiti civili. L'intuizione è stata premiata e, in sole due settimane, è stato possibile raccogliere sufficienti elementi per trarre in arresto per evasione i due soggetti sopraindicati. Per entrambi, poi, accanto alla convalida dell'arrestato, si sono aperte le porte del carcere in forza della misura coercitiva emessa a seguito dell'arresto. Per tutti e due, poi, sarà estremamente difficile accedere nuovamente a misure coercitive in regime di arresti o detenzione domiciliare in ragione della condanna per evasione.