Arrestato per minacce alla figlia della ex convivente

minaccia la figlia della ex con una pistola, arrestato dalla Squadra Mobile e dalle Volanti

Una brutta storia che poteva avere un epilogo tragico e che si è conclusa, invece, con l'arresto, da parte di Squadra Mobile e Volanti, di un 70enne cuneese ed il sequestro di una pistola, un bastone ed un coltello. I fatti: venerdì scorso, sulla linea 113, giunge la chiamata di una giovane che lamenta di essere stata pesantemente minacciata dall'ex convivente della madre. Subito gli equipaggi della Volante e della Squadra Mobile si recano dalla richiedente che, ancora scossa, riferisce di essere stata aggredita, unitamente al fidanzato, dall'ex convivente della madre che, nella circostanza, le aveva minacciate con una pistola; l'uomo, un 70enne di origine pugliese, da anni residente in Piemonte, a Cuneo, veniva descritto come un personaggio aggressivo e violento; il suo carattere aveva già indotto la madre ad interrompere la relazione ma lui non si era rassegnato alla fine del rapporto ed aveva cercato di riannodarlo con modalità minacciose e preoccupanti. Il tentativo di chiarimento tra la figlia della donna e l'uomo si era concluso con le minacce, da parte di quest ultimo, con una pistola. Subito, quindi, gli equipaggi di Squadra Mobile e Volanti, si recavano presso l'abitazione dell'uomo che, notate le auto della Polizia, rientrava frettolosamente in casa asserragliandosi al suo interno per alcuni minuti Il successivo ingresso consentiva agli uomini della Polizia di bloccare l'uomo e rinvenire, su un tavolino, una fondina e delle cartucce. L'uomo però negava di avere la disponibilità di un'arma e, accusando un malore, richiedeva l'intervento del 118. Vedendo che l'intervento dell'autoambulanza non faceva desistere gli uomini di Volanti e Squadra Mobile, decideva di confessare che aveva gettato la pistola, legalmente detenuta, in cantina tra alcuni bottiglioni. In effetti, tra le bottiglie, rottesi per l'impatto, veniva rinvenuta la pistola utilizzata, poco prima, per minacciare la figlia della ex. L'uomo, quindi, veniva tratto in arresto per porto d'armi illegale in luogo pubblico e maltrattamenti in famiglia. L'ex convivente, infatti, oltre a raccontare di essere spaventatissima e di temere le reazioni scomposto dell'ex, aggiungeva di essere stata vittima, nell'anno e mezzo di convivenza, di numerose vessazioni e violenze fisiche. L'A.G., dopo aver convalidato l'arresto, ha disposto la misura cautelare dell'obbligo di dimora presso un comune ligure in modo da scongiurare incontri, anche casuali, con l'ex convivente. Giova evidenziare che gli equipaggi di Volanti e Squadra Mobile erano stati sensibilizzati, dal Questore Fusiello, per gli interventi per violenze in famiglia e violenze di genere; l'applicazione del dispositivo ha permesso di scongiurare che la condotta dell'uomo potesse degenerare nella commissione di delitti irreparabili.