La polizia di Stato arresta quattro esponenti anarchici.

La polizia di Stato arresta quattro esponenti anarchici.

Tra il 14 ed il 16 gennaio u.s. personale della D.I.G.O.S. della Questura di Cuneo, in collaborazione con gli omologhi Uffici di Milano e Torino, procedeva ad eseguire nr.4 ordinanze di misure cautelari emesse nei confronti di quattro soggetti appartenenti al movimento anarchico resisi responsabili, in concorso tra loro, dei reati di rapina, lesioni e danneggiamento ai danni di una quarantenne cuneese nel corso di un corteo "No-Tav" non autorizzato. La stessa si trovava casualmente a transitare in auto, nei pressi della locale stazione ferroviaria, dove erano presenti circa 150 manifestanti legati all'area antagonista ed al movimento "No-Tav" che poco prima aveva effettuato il sopracitato corteo per le vie di questo capoluogo. Nella circostanza, la donna veniva circondata da alcuni manifestanti che si sedevano sul cofano dell'autovettura, mentre altri aprivano le varie portiere asportando alcune buste contenenti degli acquisti, effettuati poco prima, e cercando di portarle via la borsa, custodita sul sedile anteriore, situazione a cui la donna si opponeva con forza; veniva, altresì, insultata, strattonata e colpita in volto. La successiva attività d'indagine svolta da questo Ufficio, in sinergia con gli Uffici di Milano e Torino, attraverso un'attenta analisi del materiale video e foto acquisito, confrontato con altri indizi info-investigativi, permetteva di risalire e di individuare i responsabili dei reati di cui sopra che venivano sottoposti alle seguenti misure di custodia cautelari emesse dalla locale A.G.: una in carcere (a Cuneo), una dei domiciliari (a Monza) e due obblighi di dimora (uno a Milano ed uno a Monza). Sono state altresì deferite all'A.G. nr.11 persone, sempre legate all'area antagonista, che, nel medesimo giorno, hanno danneggiato la locale struttura carceraria ed alcune autovetture del personale della Polizia penitenziaria durante in presidio svoltosi prima del citato corteo davanti alla Casa Circondariale in solidarietà ad un detenuto "No-Tav" ivi ristretto.