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La Squadra Mobile rintraccia autore di una tentata estorsione.

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La Squadra Mobile rintraccia autore di una tentata estorsione.

Si è giustificato dicendo di aver chiesto, più volte invano, alla propria banca un fido il 73enne individuato dalla Squadra Mobile, Sezione Antirapina, quale l'autore di una estorsione, tentata, ai danni di un'impiegata di una nota banca sita in Cuneo. L'uomo, italiano, incensurato, pensionato, è stato individuato dal personale Squadra Mobile dopo alcune ore dalla telefonata minatoria. I fatti: una donna, impiegata presso un istituto bancario di Cuneo, segnalava, al 113, di aver subito una telefonata da un ignoto interlocutore che, dopo averla minacciata, detto di conoscerla, chiamandola anche per nome, le aveva chiesto 500 euro in contanti da consegnare secondo le modalità che le sarebbero state comunicate in seguito. Sono bastate solo alcune ore agli uomini della Sezione Antirapina per stringere il cerchio intorno ad un cliente insoddisfatto della banca che, in più occasioni, aveva manifestato il proprio disappunto per alcuni fidi che gli erano stati rifiutati. IL rancore, covato per anni, è esploso, infine, con l'idea, criminale, di poter estorcere denaro alla banca utilizzando la conoscenza personale con gli impiegati: conoscenza che gli avrebbe permesso di minacciarli facendo allusioni alla loro vita privata. Individuato e bloccato l'uomo veniva condotto in Questura ove, vista l'evidenza delle contestazioni, confessava di aver ideato l'estorsione, di aver acquistato, per il piano delittuoso, una scheda telefonica; per la fretta e la tensione, però, l'uomo non riusciva ad utilizzare la cabina telefonica e si vedeva costretto a rivolgersi ad un esercizio pubblico chiedendo di poter fare una chiamata. Anche questo particolare trovava conferma nella ricostruzione effettuata dagli operatori della Squadra Mobile poiché l'esercente del noto bar cuneese, dichiarava, che effettivamente l'indagato aveva effettuato la chiamata minatoria dal suo esercizio; il barista, tuttavia, vista l'assurdità della scena, credeva di trattasse di uno scherzo di cattivo gusto e, per questo, lo allontanava dal locale. Dopo le formalità di rito l'uomo, pienamente pentito per il proprio comportamento, veniva deferito all'A.G. Per il reato di tentata estorsione.
19/12/2012

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