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Marito denunciato dalla Polizia di Stato per maltrattamenti in famiglia.

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Marito denunciato dalla Polizia di Stato per maltrattamenti in famiglia.

Nei giorni scorsi la Sezione specializzata nei reati contro la persona della Squadra Mobile metteva fine alle angherie di un cuneese, identificato per C.C. di anni 36, disoccupato, nei confronti della moglie, denunciandolo all'Autorità Giudiziaria, per reati di maltrattamenti in famiglia (art. 572 c.p.), violenza privata, lesione dolose aggravate e violazione degli obblighi di assistenza familiare.(art.582, 585, 570 II°comma). La donna, di origini dominicane, confidava le violenze subite al personale specializzato della Questura, da parte del marito con problemi di alcolismo. Il nucleo familiare, composto anche da due figli minori, era già stato attenzionato anche dai locali Servizi Sociali. La stessa negli anni aveva subito fratture al naso ed agli arti superiori da parte del marito, però al momento delle cure mediche, aveva sempre attribuito ad altre cause le patologie riscontrate. I maltrattamenti, inflitti si concretizzavano in ripetute percosse con calci, pugni e schiaffi, reiterati ormai quasi quotidianamente all'interno delle mura domestiche ed assoggettavano la stessa ad uno stato di soggiogazione tale da non riuscire a denunciare le violenze subite. La donna doveva, con l'aiuto dei propri familiari, provvedere anche al sostentamento dei figli minori. Solo in questi giorni la vittima ha trovato la forza di denunciare alla Sezione specializzata della Squadra Mobile quanto le accadeva. Dalle dichiarazioni in denuncia puntualmente riscontrate nel corso delle indagini dalla Polizia di Stato, l'Autorità Giudiziaria emetteva la misura cautelare dell'allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla donna, da parte del marito. Sempre più frequentemente si è accertato che i casi di violenza, quasi sempre ai danni delle donne, si verificano all'interno delle mura domestiche e di fronte ai figli minori e spesso non vengono denunciati per un senso di pudore e vergogna da parte della vittima La Polizia di Stato, invita le vittime di tali eventi a denunciarli rivolgendosi al personale specializzato della Squadra Mobile, deputato a fornire quelle indicazioni per consentire alla donna di uscire da una condizione di subordinazione e inferiorità solitamente menomata da una deficenza della propria dignità personale generata da quella e invisibile violenza psicologica.
18/11/2010

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