Operazione golden ring: 5 Arresti operati dalla Polizia
Da oltre un mese la Sezione Antidroga e Crimine Diffuso della locale Squadra Mobile, ha svolto un'attività investigativa finalizzata all'identificazione di un cuneese che, stante l'informazione pervenute dal collaterale organo di Polizia straniera, doveva fungere da collettore tra dei cittadini stranieri e il titolare di un laboratorio orafo di valenza (Al) per reperire oggetti preziosi di provenienza illecita che, una volta fusi, sarebbero stati venduti come lingotti d'oro. L'ipotesi investigativa, formalizzata con l'apertura di un procedimento penale presso la procura della repubblica di Mondovì diretta dal procuratore dr Maurizio PICOZZI e, le incessanti attività d'indagine condotte dalla Polizia di Stato, permettevano di individuare nel territorio cuneese ed alessandrino il gruppo criminale composto da: · DEL FRATE alberto,1943, residente a villanova mondovì (cn), italiano, pregiudicato · AIT EL HADI boubaker,1953 residente francia, cittadino algerino · ADRAR karim farid, 1975, residente francia, cittadino francese · CIZMIC fikret, 1969, residente croazia, cittadino bosniaco · ALIKIC nedad, 1973, residente croazia, cittadino croato I servizi di appostamento effettuati in questa provincia portavano gli investigatiori cuneesi a Savona e Valenza dove avvenivano gli incontri per decidere l'attività illecita per la quale si indagava e, dopo una serie di pedinamenti, venivano bloccate in auto, dal personale di questa Squadra Mobile in collaborazione con il personale della Questura di Alessandria, due delle persone sopra citate. La successiva perquisizione eseguita sul mezzo consentiva di rinvenire e sequestrare: due sacche contenenti innumerevoli monili in oro, per un peso complessivo di kg. 9,50 circa, 3 borsellini con zip e un involucro di cellophane avvolto con del nastro isolante contenenti oggetti in oro per un peso complessivo di kg. 4,80 circa, vari contenitori con ulteriore quantitativo di monili in oro del peso complessivo di kg. 7,317, per un totale di 22 kg d'oro minuziosamente occultati. Il materiale di cui sopra veniva debitamente sequestrato dalla Polizia di Stato perché ritenuto di provenienza delittuosa e destinato ad essere fuso e trasformato in lingotti, eliminando così qualsiasi possibilità di riconoscimento da parte delle persone alle quali era stato sottratto, dalla citata fusione e raffinazione il gruppo avrebbe ricavato 16 kg di oro puro per un valore commerciale di oltre 500 mila euro. Le indagini sono tuttora in corso per accertare ulteriori responsabilità e le sopraccitate persone sono state arrestate e ristrette presso la casa circondariale di Alessandria, con l'accusa di riciclaggio.