Vasta Operazione contro le cosche della 'ndrangheta crotonese
Nel contesto di una vasta operazione di Polizia giudiziaria denominata "PANDORA", connessa al P.p.. 936/06 R.G.N.R. istruito dalla Direzione Distrettuale Antimafia i Catanzaro, in esecuzione della misura cautelare in carcere emesso il 16.11.09 dal Tribunale di Catanzaro, personale della Polizia di Stato appartenente al Servizio Centrale Operativo, alle Squadre Mobili di Crotone e Catanzaro, con il concorso di altre Questure regionali e nazionali e l'ausilio dei Reparti Prevenzione Crimine Calabria, hanno proceduto alla cattura di nr. 37 presunti appartenenti alle note cosche contrapposte degli ARENA e dei NICOSCIA, predominanti in Isola Capo Rizzuto (KR) e capeggiate dai boss ARENA Fabrizio e NICOSCIA Salvatore.
I sodalizi criminali colpiti erano dediti a varie attività delittuose, come omicidi, associazione per delinquere di tipo mafioso, traffico di armi e stupefacenti, estorsioni e favoreggiamento di latitanti, commessi sia nella provincia crotonese che nelle regioni emiliana e lombarda.
Ancora, le consorterie sgominate disponevano di effettivi arsenali da guerra composti da lanciarazzi, mitragliatori MG "REMINGTON", mitragliatori kalashnikov e mitragliatrici con supporto a terra, ordigni incendiari idonei a produrre l'esplosione di autoveicoli, pistole di ogni calibro, nonchè sostanza esplodente denominata C4 (Composite Four), particolarmente impiegata per detonare con l'impiego di appositi inneschi elettrici.
In effetti, dall'inizio del millennio, le due compagini si erano fronteggiate in una cruenta guerra armata di 'ndrangheta che aveva prodotto almeno una decina di sanguinosi omicidi, tra cui quello eccellente del boss ARENA Carmine, avvenuto il 2.10.04, che aveva destato particolare allarme sociale, anche all'estero, perché i sicari avevano sparato con un micidiale bazooka, ossia un'arma da guerra che non era mai stata utilizzata in Italia per fini analoghi.