Nella serata di ieri, la Polizia di Stato ha arrestato due persone in quanto trovate in possesso di un notevole quantitativo di droga.
Le due persone, sottoposte a controllo nel corso di un servizio mirato al contrasto al fenomeno dello spaccio di stupefacenti in città, sono state fermate nel pomeriggio di ieri da parte degli poliziotti della Squadra Mobile i quali, bloccate le due persone hanno proceduto a effettuare una perquisizione sia personale che presso le loro abitazioni che ha consentito di rinvenire e sequestrare rispettivamente circa 60 grammi di cocaina e poco meno di mezzo chilo di marijuana nei confronti del primo soggetto fermato, e poco più di un etto di marijuana presso l’abitazione del secondo individuo.
I due individui, S.G. classe ’71 il primo e M.R. classe ’98 il secondo, crotonesi entrambi e incensurati, sono stati accompagnati in Questura e dichiarati, di conseguenza, in stato di arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente che si presentava perfettamente conservato e diviso in buste termosaldate.
Dopodiché il 49enne è stato condotto in carcere mentre per il 22enne sono scattati i domiciliari in attesa di essere entrambi giudicati in direttissima.
Inoltre, nella nottata odierna, personale della Squadra Volante ha tratto in arresto R.F., cosentino, classe 1986, perché resosi responsabile dei reati di danneggiamento ai beni della Pubblica Amministrazione, Resistenza a Pubblico Ufficiale, Violenza a Pubblico Ufficiale.
Nello specifico, intorno alle ore 02.40 odierne, l’attenzione degli operatori veniva attirata da un’autovettura che con luci di posizioni spente, procedeva in direzione del centro abitato, effettuando improvvise e repentine manovre di retromarcia a velocita sostenuta con cambi improvvisi di corsia, ragion per cui il personale intimava al conducente di arrestare la marcia. Dal lato passeggero dell’autovettura scendeva una donna visibilmente agitata che, chiedeva agli operanti di essere soccorsa in quanto il marito, alla guida del veicolo, avrebbe proferito minacce di morte nei suoi confronti e nei confronti della figlia minore, presente anche lei all'interno della vettura.
Nell’immediato il conducente del veicolo lanciava a bordo della propria autovettura, al fine di liberarsene, un involucro di cellophane di colore bianco contenente sostanza solida di colore beige, verosimilmente sostanza stupefacente di tipo Eroina.
Dopo una prima perquisizione sul posto R.F. veniva condotto in Questura per la stesura degli atti a suo carico e qui si scagliava contro uno degli operatori di Polizia. Una volta riportato ad un’apparente calma il predetto accusava dolori al petto, motivo per il quale, gli operatori, richiedevano l’intervento di personate sanitario 118 che sopraggiungeva nei minuti successivi.
In questo frangente, approfittando del fatto di essere momentaneamente senza manette, il soggetto adottava quindi una condotta violenta nei confronti degli operatori di Polizia presenti cercando di divincolarsi, colpendo tutti gli operatori, con la chiara intenzione di fuggire dalla Questura, dirigendosi più volte verso il cancello di uscita.
Una volta bloccato allo stesso veniva somministrato un sedativo da parte del personale sanitario e, successivamente, il fermato veniva accompagnato presso il locale nosocomio, a bordo dell'ambulanza 118.
A seguito dei fatti di cui sopra i 4 operatori di Polizia intervenuti venivano sottoposti a cure mediche sanitarie con prognosi dai 5 ai 10 giorni.