Nella giornata odierna, alle prime ore dell’alba, la Polizia di Stato ha arrestato dieci persone ritenute responsabili del reato di tentato omicidio e porto abusivo di arma clandestina, coinvolte, a vario titolo, anche in una fiorente attività di spaccio di droga. L’indagine, denominata “Ora di Punta”, ha avuto inizio con un grave episodio verificatosi agli inizi di gennaio in città allorquando, in un quartiere della città chiamato Fondo Gesù, nel primo pomeriggio dello scorso 9 gennaio in una via piena di gente furono esplosi numerosi colpi d’arma da fuoco da parte di un commando composto da tre persone, a bordo di un’autovettura, che bersagliarono un’auto parcheggiata davanti a un negozio di frutta in via G. Di Vittorio, anch’esso danneggiato da numerosi proiettili, e altri esercizi commerciali nelle vicinanze.
In quell’occasione, gli agenti, allertati da diverse chiamate giunte al 113, notarono sull’asfalto numerosi bossoli di pistola calibro 9x21 e bossoli di fucile a pallettoni calibro 12. Grazie alla visione dei filmati estrapolati dalle telecamere presenti nelle vicinanze, si riuscì a ricostruire la dinamica dei fatti nonché a raccogliere elementi utili al fine di poter identificare, a distanza di poco tempo, uno dei materiali attentatori nonché a ricostruire il contesto nel quale era maturato l’attentato omicidiario. Infatti a distanza di pochi giorni venivano arrestati, su ordine della Procura di Crotone, due persone ovvero uno degli autori della sparatoria e uno dei destinatari dell’agguato in quanto, al momento dei fatti, si poté ricostruire come fosse armato di una pistola con la quale cercò di rispondere al fuoco senza riuscirvi. Le successive indagini svolte dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Crotone hanno consentito non solo di identificare gli altri due membri del commando, ma anche di far emergere una diffusa quanto florida attività di spaccio di droga costituente il movente dell’agguato.
Alle operazioni di cattura degli indagati, tutti noti alle forze dell’ordine per numerosi precedenti, hanno fatto seguito e sono tuttora in corso, con la collaborazione degli specialisti del Reparto Prevenzione Crimine di Cosenza e Vibo Valentia nonché delle Unità Cinofile della Questura vibonese, numerose perquisizioni all’interno di locali e appartamenti presumibilmente impiegati per il confezionamento e lo spaccio dell’eroina e della cocaina gestita dagli indagati.