Nel pomeriggio del 19 marzo, durante l’attività di controllo del territorio, personale della Squadra Volanti, ha operato l’arresto dei crotonesi C. P., classe 1971, e C. G. C., classe 1993, padre e figlio, per i reati di minacce e resistenza a P.U.
In sintesi, alle ore 17.50 personale dipendente interveniva in via Gioacchino da Fiore per la segnalazione della presenza dei due soggetti, in evidente stato di agitazione, giunti allo scontro fisico.
Gli Agenti, in considerazione anche del luogo (la pubblica via) in cui si consumava la lite, cercarono di sedare gli adirati animi ma di contro subivano l’ira dei due soggetti, i quali si scagliavano contro l’equipaggio intervenuto ponendo in essere, entrambi, una condotta minacciosa e di resistenza.
Alla luce della condotta illecita si procedeva all’arresto dei due litiganti.
Dell’avvenuto arresto e delle attività di P.G. compiute, è stata data notizia al P.M. di turno presso la Procura che disponeva la permanenza nelle proprie abitazioni dei due congiunti, per la successiva celebrazione, nella giornata odierna, dell’udienza di convalida.
Il più giovane degli arrestati veniva, altresì, deferito all’A.G., per il reato di resistenza e minacce a P.U. e rifiuto di fornire le proprie generalità. Inoltre lo stesso è stato segnalato al Sig. Prefetto in quanto assuntore di sostanze stupefacenti. Nella circostanza veniva trovato in possesso di grammi 1 di sostanza stupefacente tipo marijuana, opportunamente sequestrata.
Infine, nella serata di ieri, a seguito di intervento presso il locale ospedale civile, operatori della Squadra Volanti hanno tratto in arresto, S. P., classe 1979, per il reato di lesioni a P.U. ed interruzione di pubblico servizio.
In particolare, il soggetto, trasportato presso l’ospedale civile a seguito di incidente stradale, dava in escandescenza provocando panico e confusione tra il personale sanitario e, successivamente, colpiva un operatore di Polizia al volto con un pugno, provocandogli lesioni giudicate guaribili in 10 giorni.
Gli operatori di Polizia intervenuti tempestivamente procedevano all’arresto del reo e l’Autorità Giudiziaria competente ne disponeva la sottoposizione agli arresti domiciliari.