Due arresti
Questa mattina la Polizia ha arrestato due persone in quanto ritenute responsabili delle devastazioni avvenute nella città di Cremona il giorno 24 gennaio di quest'anno durante la manifestazione nazionale antifascista promossa dai centri sociali locali come risposta ai fatti che si erano verificati la settimana precedente allorquando, durante una rissa, fu gravemente ferito un esponente del centro sociale Dordoni di Cremona, Emilio Visigalli, a opera di alcuni membri di Casa Pound.
In quell'occasione alcuni esponenti del centro sociale DORDONI e di Casa Pound, si affrontarono nei pressi dello stadio, dove da poco era terminata la partita Cremonese-Mantova, e durante la rissa VISIGALLI venne colpito dapprima con una spranga di ferro alla testa e, successivamente, con calcia e pugni mentre era in terra. A seguito delle ferite riportate, il VISIGALLI entrò in coma dal quale ne uscì solo dopo diverse settimane. Conseguentemente ai fatti verificatisi, venne indetta una manifestazione nazionale antifascista che tuttavia non appena iniziata degenerò in quanto obiettivo dei numerosi manifestanti, provenienti da tutta Italia e dall'estero, si rivelò essere fin da subito la sede di Casa Pound presidiata dalle forze di polizia che si videro costrette al lancio di lacrimogeni per far fronte ai ripetuti lanci di pietre, bottiglie, fumogeni, bombe carta e anche bottiglie incendiarie.
Proprio nel corso della manifestazione, alcuni gruppi sparsi di persone presero d'assalto, con spranghe, picconi e bastoni, le diverse banche che si trovavano nelle vie vicine alla sede del movimento di destra, distruggendo vetrine e sportelli bancomat. Inoltre, mentre i manifestanti facevano rientro verso la sede del centro sociale o verso i mezzi utilizzati per arrivare in città, un gruppo nutrito di manifestanti si diresse verso la sede della Polizia Locale devastandola.
L'attività d'indagine, tuttora in corso, grazie ai numerosi filmati raccolti e visionati, ha permesso d'identificare le due persone arrestate questa mattina dal personale della DIGOS di Cremona, Brescia e Bologna. I due sono stati riconosciuti e identificati nonostante fossero travisati e nei loro confronti è stata formulata l'ipotesi di reato di devastazione.
I due soggetti, trentenni, sono rispettivamente residenti a Brescia e a Bologna e sono dei noti esponenti dell'area antagonista.
L'attività svolta questa mattina rappresenta un'ulteriore risposta ai gravi disordini verificatisi in quell'occasione; infatti già il 30 marzo scorso la Polizia aveva arrestato due soggetti, gravitanti nell'ambito della locale area anarchica, resisi responsabili di danneggiamenti ai danni di alcuni istituti bancari e dell'assalto al Comando della Polizia Municipale.
Le persone arrestate sono state portate nel carcere di Brescia e Bologna.