Per 2 l’accusa è anche di tentato omicidio
Nella mattinata odierna, personale della Polizia di Stato ha arrestato 4 persone e notificato gli arresti domiciliari ad altre 12, tra appartenenti al movimento di CasaPound e appartenenti al locale centro sociale Dordoni. Per tutti l'accusa è di rissa aggravata e per due degli arrestati anche quella di concorso in tentato omicidio nei confronti del militante del centro sociale Dordoni, Emilio Visigalli. I fatti imputati risalgono alla sera del 18 gennaio allorquando, terminata la partita Cremonese-Mantova, numerosi militanti di CasaPound e del Dordoni furono protagonisti di una maxirissa, proprio nei pressi del centro sociale, che provocò il gravissimo ferimento di Visigalli Emilio colpito prima da una sprangata e poi con calci e pugni una volta caduto a terra: subito soccorso da personale del 118, Visigalli entrò in coma per uscirne dopo diverse settimane.
Le indagini della Polizia di Stato e dirette dal Sostituto Procuratore della Repubblica Dott.ssa Laura Patelli avvalendosi anche d'intercettazioni telefoniche e ambientali, hanno permesso d'identificare praticamente tutti i partecipanti alla violenta rissa, di raccogliere numerosi elementi per identificare gli autori del pestaggio di Visigalli nonché di ricostruire l'esatta dinamica dei fatti.
Si è potuto, in tal modo, comprendere che mentre gli esponenti di CasaPound raggiungevano le loro auto nel parcheggio della Croce Rossa, vicino all'ingresso del centro sociale Dordoni, venivano bloccati da un cordone di circa una decina di antagonisti, armati di caschi, bastoni e spranghe, con l'intenzione di tendergli un agguato. Da quanto si è appurato, il motivo scatenante di tale rappresaglia era da attribuire sia all'affissione di alcuni adesivi riproducenti il logo di CasaPound davanti al portone del centro sociale sia a un precedente diverbio, degenerato in aggressione, avvenuto la sera precedente tra un esponente del centro sociale e una persona che, pur essendo di fatto simpatizzante e saltuario frequentatore del centro stesso, è anche un amico del leader di CasaPound, Galli Gianluca.
La situazione immediatamente degenerava e, durante lo scontro, il Visigalli che di fatto capeggiava il gruppo di estrema sinistra, veniva gravemente ferito e stramazzava al suolo. L'attività d'indagine ha permesso di individuare in GALLI Gianluca e TAGLIETTI Guido, rispettivamente leader e militante di CasaPound, coloro che concorsero al tentato omicidio del Visigalli. I restanti soggetti destinatari delle misure sono:
- BASSANETTI Matteo, di anni 32 (CASAPOUND)
- CARNESELLA Jonathan, di anni 28 (DORDONI)
- ESPOSTI Filippo, di anni 27 (DORDONI)
- GORINI Michael, di anni 22 (CASAPOUND)
- RANELLI Lorenzo, di anni 27 (CASAPOUND)
- ROMAGNOLI Andrea, di anni 24 (DORDONI)
- ROSSI Gianluca, di anni 25 (DORDONI)
- RUBINI Rubens, di anni 22 (CASAPOUND)
- SCANDOLARA Riccardo, di anni 21(CASAPOUND)
- VISIGALLI Andrea, di anni 21 (CASAPOUND)
- VISIGALLI Emilio, di anni 50 (DORDONI)
- ZAFFANELLA Stefano, di anni 21 (CASAPOUND)
- ARENA Michele di anni 21(DORDONI)
- BIRZI Alberto di anni 58(DORDONI)
Nei confronti di ARENA Michele e Birzi Alberto, esponenti di spicco del Dordoni, il giudice disponeva che fossero portati in carcere per la loro pericolosità e per l'esistenza delle esigenze cautelari.
Anche nei confronti del VISIGALLI sono stati disposti gli arresti domiciliari in quanto la polizia ha raccolto numerose conversazioni nelle quali dichiarava di volersi vendicare e preparava, prendendo contatti anche con militanti di sinistra di altre province, una vera e propria azione di rappresaglia.
Nel corso dell'esecuzione dei provvedimenti di custodia sono stati impiegati anche equipaggi del locale Commissariato di P.S. di Crema, uomini della specialità del Reparto Prevenzione Crimine della Polizia di Stato e del Reparto Mobile della Polizia di Stato.