Commissariato Crema.
Gli ufficiali di polizia giudiziaria dell'ufficio denunce del Commissariato di Crema hanno chiuso il cerchio su alcuni furti di biciclette, indagando in stato di libertà due sudamericani, padre e figlio, già ampiamente conosciuti come ladri di biciclette.
Le indagini hanno avuto origine da due furti, avvenuti in città rispettivamente a fine settembre ed a fine ottobre.
Il primo furto è stato commesso all'interno del cortile di un oratorio del centro cittadino. Una ragazza, tornata a prelevare la propria bici precedentemente legata con un lucchetto ad un palo, all'interno del cortile dell'oratorio, non l'ha più trovata; i genitori non hanno potuto fare altro che recarsi presso il Commissariato di Crema per sporgere la denuncia di furto. Alcuni giorni dopo, tuttavia, il padre della ragazza ha riconosciuto nei pressi dei giardini di "Campo di Marte" la bicicletta rubata alla figlia, condotta da un individuo che si è immediatamente dato alla fuga abbandonando il velocipede. Dalla descrizione fornita dall'uomo e dai fotogrammi estrapolati dal circuito di videosorveglianza dell'oratorio, gli investigatori della Polizia di Stato hanno riconosciuto D.S. di 45 anni e il figlio D.J. di 18, immortalati mentre asportavano due biciclette custodite nel cortile dell'oratorio.
Il secondo episodio è connesso ad un furto di bici perpetrato a fine ottobre davanti al liceo artistico, ove era stata rubata una bicicletta, anch'essa legata ad un palo con un cavo metallico. La bicicletta rubata è stata riconosciuta dal proprietario in un negozio cittadino di compravendita di oggetti usati. L'immediata telefonata alla Polizia di Stato ha permesso agli investigatori di acquisire copia del registro delle operazioni di compravendita e copia delle immagini del circuito di videosorveglianza. Anche in questo caso sono stati riconosciuti padre e figlio, accomunati dalla stessa passione per le biciclette altrui, che peraltro avevano fornito copia dei propri documenti per concludere la transazione.
I due sono stati denunciati a piede libero per furto e per ricettazione delle biciclette, reato che li vede nuovamente protagonisti dopo altri analoghi episodi compiuti dai due nei mesi scorsi.