Commissariato Crema.
La scorsa notte, verso le tre, la volante è intervenuta presso un'abitazione in Crema per una segnalazione di un'accesa lite domestica in corso.
Presi contatti con la donna richiedente, che lamentava di essere stata aggredita fisicamente dal marito, gli uomini della Polizia di Stato sono stati aggrediti dall'uomo, in evidente stato di alterazione, che dopo aver minacciato di morte la propria moglie si è armato di un lungo coltello da cucina e li ha affrontati brandendo l'arma. Dopo una lunga opera di convincimento, gli operatori della volante sono riusciti a farlo desistere da questa prima azione, facendogli posare il coltello; alcuni minuti dopo, tuttavia, in preda ad un nuovo stato di agitazione, l'uomo è corso in camera e ne è uscito brandendo una siringa e minacciando nuovamente gli operatori.
Anche in questo caso la paziente opera di mediazione ha permesso di calmare l'uomo e di convincerlo ad uscire di casa per allontanarlo dalla moglie. Scendendo dalle scale, l'esagitato si è nuovamente scagliato contro gli agenti, colpendoli con pugni e spinte e correndo a rifugiarsi in uno scantinato del palazzo, dove si è nuovamente armato, frantumando due bottiglie di vetro e impugnandole come armi. Visto l'impossibilità di ricondurlo a ragione, gli operatori hanno richiesto l'ausilio di altre pattuglie di rinforzo e di personale sanitario, posto che nel frattempo l'uomo aveva cominciato a procurarsi ferite in un raptus di autolesionismo.
All'arrivo della prima macchina dell'Arma dei Carabinieri la situazione di alterazione psicofisica dell'uomo è ulteriormente precipitata: nuove minacce, anche di utilizzare l'arma degli appartenenti alle forze dell'ordine, e una nuova incursione nello scantinato per procurarsi altri cocci taglienti con cui minacciare gli agenti.
All'arrivo di un terzo equipaggio in ausilio, lo scalmanato ha prelevato un crick dalla propria vettura e ha infranto il parabrezza di una macchina parcheggiata e ne ha danneggiata un'altra, continuando a minacciare gli operatori della Polizia di Stato e dei Carabinieri, che con lucidità e professionalità sono riusciti a mantenere il sangue freddo e ad attendere, sino a quando al primo momento di disattenzione sono riusciti ad immobilizzarlo e ad arrestarlo.
Dopo le cure del caso, necessariamente conseguenti alle ferite autoinflitte ed alle sostanze assunte, l'uomo, E.R. marocchino di 37 anni, è stato condotto nelle camere di sicurezza del Commissariato, dove sarà guardato a vista sino al processo per direttissima che si celebrerà domani mattina.
Due poliziotti hanno a loro volta dovuto ricorrere alle cure dei sanitari per le lesioni riportate durante l'aggressione subita dall'esagitato.