Commissariato Crema.
Nei giorni scorsi, la titolare della gioielleria Ruben, ancora scossa dagli ultimi due attacchi subiti presso il suo negozio, ha chiamato la Polizia di Stato perchè riteneva di aver riconosciuto, dall'abbigliamento indossato dai ladri al momento degli episodi, due ragazzi ed una ragazza che stavano transitando in centro.
Un equipaggio della volante ha fermato ed identificato i tre ragazzi, unitamente ad una pattuglia del locale distaccamento di Polizia Stradale, e ha scattato delle fotografie per poter confrontare l'abbigliamento e le fattezze dei tre con quelli ripresi da diverse telecamere di sorveglianza del centro cittadino.
Gli investigatori della Squadra investigativa del Commissariato sono riusciti nel giro di pochi giorni a chiudere il cerchio intorno ai tre, cremaschi fra i 19 e i 22 anni, e ieri mattina li hanno accompagnati in Commissariato per gli ultimi atti di indagine. In questi uffici i tre, dopo un'iniziale chiusura, hanno compreso di essere stati inchiodati alle loro responsabilità ed hanno ammesso i due episodi, alla presenza del loro avvocato.
In particolare i tre sono stati traditi dalla loro passione per gli abiti firmati, dato che l'abbinamento fra le giacche a vento di moda e le scarpe indossate dai tre, oltre ad altri particolari, ne ha permesso il riconoscimento senza ombra di dubbio.
Nel prosieguo delle indagini, si è riusciti a rintracciare l'acquirente dell'orologio Gagà rubato nel penultimo episodio, un cremonese trentenne che era entrato in possesso dell'oggetto tramite un'inserzione su Ebay. Convocato anch'egli in Commissariato, ha restituito l'orologio provento del furto e ha rimediato una denuncia per l'incauto acquisto.
Si è in seguito appurato che il terzetto stava già cercando di piazzare altri dieci orologi della stessa marca, sempre al medesimo acquirente, che peraltro non si era mostrato interessato all'affare. Questo spiega il perchè, nel corso dell'ultimo maldestro tentativo di furto, uno dei ladri fosse in possesso di un sacchetto che sperava di riempire di Gagà.
La passione per la moda li porterà dritti in Tribunale dove dovranno rispondere dei reati di furto aggravato e tentato furto in concorso fra loro.