Commissariato Crema
Nel pomeriggio di venerdì, l'operatore "113" del Commissariato di Crema ha ricevuto una telefonata su linea di emergenza da parte di una prostituta che asseriva di essere appena stata derubata da un cliente che si sarebbe allontanato dopo aver compiuto l'atto sessuale a pagamento, portandole via la borsetta con il denaro.
La meretrice aveva annotato il numero di targa della macchina del cliente, prontamente segnalato alla Polizia di Stato.
Immediatamente sono scattate le ricerche dell'uomo, rintracciato pochi minuti dopo presso la propria abitazione, a poche centinaia di metri dal luogo dell'evento.
L'uomo, visibilmente scosso per le pesanti accuse mosse dalla donna, ha negato decisamente di aver avuto rapporti con la prostituta e ha fornito una versione dei fatti che è apparsa da subito avere solo dei punti in comune con quella fornita dalla ragazza.
L'ispettore dell'Ufficio Controllo del Territorio, che ha coordinato le attività di pronto intervento, ha sin da subito notato delle anomalie nel racconto fatto dalla ragazza, mentre la versione fornita dall'uomo, molto circostanziata, ha acquisito assoluta credibilità quando è stato rintracciato un testimone oculare, che l'ha confermata sin nei dettagli.
E' ipotesi investigativa che la presenza del tutto occasionale dell'uomo nella zona frequentata dalla prostituta abbia disturbato la sua attività e che la stessa abbia inventato una vicenda tutto sommato credibile, per attuare una sorta di ritorsione nei confronti dell'uomo.
Purtroppo per lei, lo scrupolo investigativo dell'ispettore della Polizia di Stato e la presenza imprevista di un testimone oculare, le hanno fruttato una denuncia per simulazione di reato, fattispecie della quale S.C., romena di 26 anni, dovrà rispondere davanti al giudice.