Commissariato Crema.
Sono stati denunciati alla Polizia di Stato, presso l'ufficio denunce del Commissariato di Crema, casi di una donna di mezza età, italiana distinta e dai modi affabili, che si presenta presso esercizi abilitati alle ricariche "postepay" per ricaricare per alcune centinaia di euro la propria carta o per ricaricare di alcune decine di euro il proprio telefono.
Una volta effettuata la ricarica, la donna chiede di pagare con un assegno, ovviamente privo di provvista. In alcuni casi gli esercenti non hanno accettato l'assegno e la donna, per potersi allontanare senza pagare, è ricorsa a vari stratagemmi. In un caso ha previamente manomesso uno sportello bancomat, o approfittato del suo malfunzionamento: accompagnata dal titolare dell'esercizio commerciale presso lo sportello bancomat più vicino, e verificato che lo stesso non funzionava, ha lasciato una copia del documento di identità garantendo che sarebbe andata a prelevare presso la propria banca. Da quel momento non ha più dato contezza di sé. In un altro caso ha convinto il commerciante che sarebbe passato in serata il marito a saldare il debito e in un ultimo caso ha lasciato a garanzia una carta regionale dei servizi intestata, a suo dire, al figlio. Inutile aggiungere che in nessun caso la donna ha provveduto a restituire il denaro. Dalle indagini effettuate dagli uomini della Polizia di Stato dell'ufficio controllo del territorio si è potuti risalire senza ombra di dubbio all'identità della donna, Z.R. di 54 anni, residente fuori provincia.
A carico della donna, che nel frattempo ha già esaurito il credito della propria carta postepay, è stata inoltrata una comunicazione di notizia di reato all'A.G. di Crema per il reato di truffa aggravata.