Ufficio Immigrazione.
Tutto prende il via durante le fasi di verifica delle pratiche di rinnovo del permesso di soggiorno effettuate dall'Ufficio Immigrazione della Questura. In questa sede il personale addetto intuisce che qualcosa non andava in un consistente numero di fascicoli ,che ben presto portano a concentrare l'attenzione su un imprenditore edile marocchino e su un commercialista cremonese residente in un centro della provincia. L'indagine, partita dall'Ufficio Immigrazione della Questura cui ha fatto seguito anche quella dei Carabinieri e dell'Ispettorato del Lavoro, ha portato a scoprire che l'imprenditore, con la complicità del commercialista, faceva comparire decine di contratti di lavoro poi rivelatisi fittizi, con produzione di fatture false ed attività lavorative fantasma. Attraverso le finte assunzioni quindici cittadini extracomunitari contavano di poter ottenere il rinnovo del permesso di soggiorno. Per loro è scattata la denuncia per uso di atto falso, falso ideologico, operazioni fiscali fittizie ; sono in corso altresì verifiche per appurare l'assenza dei requisiti per la loro permanenza in italia. Per l'imprenditore marocchino ed il commercialista invece è toccata la denuncia per falso ideologico in concorso. L'inchiesta prosegue per appurare se l'attività ed il volume d'affari che in realtà non esisteva ha procurato altri illeciti profitti ai due denunciati.