Commissariato Crema.
Ieri, nel primo pomeriggio, due nomadi di origine italiana si sono presentate a casa di due anziani fratelli residenti in centro e si sono introdotte nell'abitazione con una scusa. Una volta entrate nell'appartamento hanno finto di conoscere bene i padroni di casa e hanno iniziato a conversare con la donna.
Il fratello, insospettitosi per la presenza delle due ragazze e per il loro comportamento, ha chiamato - non visto - il "113" e ha riferito la situazione all'operatore della Polizia di Stato; nel frattempo una delle due ragazze ha chiesto di poter fuire del bagno, richiesta prontamente respinta dall'avveduto padrone di casa che temeva di poter essere vittima di un furto.
Immediatamente è stata inviata una volante a casa degli anziani, che ha preso in consegna le due ragazze L.M. di 32 anni e L.S. di 23, entrambe domiciliate in Treviglio.
Le due sono state accompagnate in Commissariato dove, accertati i loro numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, è stato avviato il procedimento per il rimpatrio con foglio di via obbligatorio e il divieto di ritorno in Crema (provvedimento che sarà emesso nei prossimi giorni dal Questore di Cremona) mentre i due anziani sporgevano la querela per il tentativo di furto.
Fortunatamente la scaltrezza dell'uomo ha evitato danni patrimoniali alla coppia.
E' d'obbligo il richiamo alle generali norme di prudenza, consultabili sul sito http://www.poliziadistato.it/articolo/view/358/
Si raccomanda di non aprire mai la porta a sconosciuti, neppure se vestono un uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità e, nel dubbio, di chiamare sempre i numeri di emergenza "113 o "112"; ai parenti di persone anziane si suggerisce di farsi sentire spesso e di interessarsi quotidianamente di loro, raccomandando sempre la massima prudenza. Anche se non lo chiedono, gli anziani hanno sempre bisogno dell'aiuto dei parenti più giovani!
Lo stesso vale per i vicini di casa: chi abita vicino ad anziani, soprattutto d'estate, è bene che scambi sempre quattro chiacchiere con loro, per farli sentire meno soli e per fargli capire di avere un punto di riferimento a cui rivolgersi se dovessero capitare situazioni sospette.