Questura di Cremona

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Violenza sessuale ai danni di minore. Arrestato il responsabile.

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Comm.to Crema

Il 28 aprile scorso questo ufficio ha arrestato, in esecuzione di provvedimento del GIP, e a seguito di delicate ed intense indagini, L.P. di 61 anni, ritenuto responsabile di violenza sessuale ai danni di minore. Al termine dell'interrogatorio di garanzia, il GIP ha deciso di far permanere l'arrestato, che perlatro non ha più avanzato istanze di scarcerazione, presso la casa circondariale di Cremona. L'attività di polizia giudiziaria del settore anticrimine del Commissariato, che ha brillantemente condotto le indagini, non si è tuttavia conclusa con l'arresto Già durante la perquisizione a casa del pensionato sono stati trovati numerosi oggetti che confermano il quadro gravemente indiziario tratteggiato dalla giovane vittima; è apparso sin da subito inquietante il ritrovamento di un "pegno" del suo amore malato per la bambina: un pupazzetto di winnie the pooh. E per andare ad arrestare l'uomo, gli agenti sono passati, a poche decine di metri dalla sua abitazione, davanti a una scuola materna intitolata proprio all'orsetto delle fiabe di Disney. Le indagini finora svolte e in parte anche l?anticipazione delle perizie, hanno consentito di individuare altre tre minori, vittime di abuso (ci sono le fotografie nude ed in atteggiamenti erotici) da parte dell'arrestato e almeno due intere conversazioni di chat line e di Skype, che non lasciano ombra di dubbio sulle reali intenzioni dell?uomo nel rapporto con le minori.

Sono stati anche rinvenuti 6 filmati pedopornografici, scaricati da internet, nei quali sono ritratte anche bambine di età inferiore agli anni 12.

Adesso tutto il materiale rinvenuto è stato affidato ad un ingegnere, consulente nominato dalla Procura di Crema, delegato a riprodurre copie forensi dell'hardware sequestrato a casa del pensionato ed a passare al settaccio l'ingente materiale informatico acquisito.

Intanto in Commissariato continua, incessante, l?attività di ascolto di tutte le persone che sono risultate informate dei fatti. Molte di esse hanno dato contributi notevoli alla costruzione di un quadro probatorio dai chiari contorni.

Le indagini proseguono serrate per accertare se anche le altre tre minori, emerse nelle conversazioni erotiche in chat line, abbiamo avuto con lui oltre a rapporti virtuali, anche rapporti fisici. Prosegue anche l'identificazione delle persone che hanno avuto contatti con l'uomo tramite i social network, di cui era un assiduo frequentatore sotto vari pseudonimi.

Non può mancare in questo caso, l'invito ai genitori ad insegnare un uso corretto degli strumenti informatici, e in particolare di internet, ai propri figli e a mantenere costante la vigilanza su di essi. E' frequente infatti la presenza di veri e propri mostri che, sotto falsi "nickname" e spesso spacciandosi per ragazzine, tessono la loro diabolica rete per attrarre nuove vittime per le loro perversioni.


28/05/2012

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