Commissariato Crema
Il 3 dicembre scorso nelle prime ore della mattina è stato dato alle fiamme un deposito di auto, in Lodi. L'intervento dei Vigili del Fuoco di quella città ha permesso di appurare che l'origine dell'incendio era dolosa e che le fiamme erano state appiccate ad una Smart, lì custodita dopo un incidente stradale, e successivamente si erano propagate ad altre autovetture custodite presso il deposito giudiziario. Le immediate indagini della Squadra Mobile di Lodi diretta dal Vice Questore Alessandro Battista, hanno permesso di appurare che l'incendio era stato appiccato dalla proprietaria della Smart, una lodigiana di 26 anni, insieme ad altre tre persone. I quattro, immortalati dalle telecamere di sorveglianza, erano anche stati notati da alcuni testimoni oculari. Gli uomini della Polizia di Stato sono riusciti ad identificare due dei tre complici della ragazza, due cremaschi di 27 e 31 anni. Ieri mattina, insieme agli investigatori della Squadra Investigativa del Commissariato di Crema, sono state effettuate le perquisizioni delegate dalla Procura della Repubblica di Lodi e, grazie al lavoro di indagine svolto in collaborazione dagli uomini della Polizia di Stato di Lodi e di Crema, si è giunti all'dentificazione completa anche del terzo complice, anch'egli cremasco, di 40 anni. L'improvvisato e maldestro piano escogitato dalla ragazza, per farsi risarcire interamente dall'assicurazione la vettura da lei danneggiata per colpa nel sinistro stradale, ha solo permesso a tutti e quattro di rimediare una denuncia in stato di libertà per i reati di incendio doloso e di tentata truffa ai danni dell'assicurazione.Incendio doloso. Denunciati i responsabili
18/01/2012