Squadra Mobile e Volanti
Alle ore 17 e 15 di sabato, in questo capoluogo in via Alessandro Capra, il sig. GREMMI Guido di anni 76 originario di Bobbio e residente in via Plasio, è rimasto a terra travolto e ucciso da un'autovettura di grossa cilindrata condotta da un uomo con il quale aveva appena avuto un'accesa discussione.
Tutto è successo in pochi minuti in una via del centro storico della città. Il GREMMI rientrando verso casa con la propria autovettura scopre che il posto auto riservato alla moglie, invalida civile, è abusivamente occupato da un grosso suv di colore scuro. Il pensionato non si perde d'animo e dopo aver fatto scendere la moglie decide di chiamare una pattuglia della Polizia Locale e di aspettare la rimozione dell'autovettura. Ma proprio in quel frangente arriva il proprietario del suv. E' questione di pochi attimi, e subito i toni tra i due si accendono e ne nasce una animata discussione. Il conducente della vettura stizzito risale a bordo del mezzo e parte a tutta velocità travolgendo e uccidendo l'anziano. Nessun accenno di frenata. Il conducende si dilegua per le vie del centro.
Alcuni testimoni che hanno assistito attoniti all'episodio allertano le pattuglie della Squadra Volanti che in breve giungono sul posto insieme al personale del 118 che constata il decesso dell'anziano. In pochi minuti scatta la ricerca di un suv di colore scuro condotto da un uomo di circa 70 anni, con capelli bianchi, naso pronunciato e occhiali da vista.
Sul posto giunge personale della Squadra Mobile per l'attività di indagine finalizzata alla ricerca e acquisizione di tutti gli elementi utili ai fini dell'identificazione dell'investitore, in particolar modo degli impianti di videosorveglianza dislocati lungo le possibili vie di fuga dell'omicida, e personale della Polizia Scientifica per i rilievi del caso.
Nella giornata di domenica pomeriggio l'investitore, Angelo PELUCCHI, di anni 72, imprenditore di Bassano Bresciano, probabilmente sentendosi braccato dagli inquirenti, si consegnava spontaneamente all'Autorità Giudiziaria che lo dichiarava in stato di fermo associandolo alla Casa Circondariale di Canton Mombello.