Questura di Cremona

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Uccide la ex compagna e la figlia. Arrestato Primario di Crema.

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Indagini congiunte Commissariato Crema e Questura Cremona

Nelle prime ore della mattinata di ieri in Crema, personale della Polizia di Stato appartenente alla Squadra Mobile di Cremona ed al Commissariato P.S. di Crema ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del Dr. Maurizio IORI di 49 anni, medico oculista e Primario del reparto oculistico dell'Ospedale civile di Crema, indagato per il duplice omicidio aggravato dell'ex compagna Claudia ORNESI di anni 42 e della loro figlia Livia IORI di appena 2 anni, avvenuto in Crema il 20 luglio scorso.

Le indagini hanno consentito di acquisire concreti e incontrovertibili elementi di colpevolezza a carico del professionista il quale, a seguito di forti dissapori con la vittima con cui in passato aveva intrattenuto una relazione e da cui era nata la minore innanzi citata, aveva inscenato il suicidio-omicidio da parte della ORNESI la quale, secondo il piano architettato dal medico e sulla base dello scenario che si era presentato agli operatori intervenuti, avrebbe assunto una fortissima dose di farmaci per poi saturare di gas la camera da letto provocando così il conseguente decesso della bambina. A riguardo risulta indispensabile ricostruire la vicenda che ha origine nella prima mattinata del 21 luglio 2011 allorquando, su richiesta pervenuta tramite il servizio "118", personale del Commissariato P.S. Crema era intervenuto all'interno dell'appartamento sito in Crema ove erano stati rinvenuti i cadaveri delle due vittime decedute verosimilmente a causa di avvelenamento da gas. Sul posto gli operatori avevano rilevato la presenza di quattro fornelli da campeggio con relative cartucce di gas butano propano con valvole aperte e vuote del contenuto.

Nella camera da letto era stato rinvenuto sul letto matrimoniale il corpo esanime della ORNESI mentre la piccola Livia giaceva all'interno del lettino posto a fianco. Inoltre, sul tavolino della cucina erano stati ritrovati dieci blister vuoti del medicinale "XANAX" dai quali erano risultate mancanti 95 pastiglie, la qual cosa faceva ipotizzare che la ORNESI, dopo aver assunto i medicinali succitati, avesse poi aperto le valvole dei fornelletti per causare il suo decesso e quello della bambina. Infatti, sui corpi non erano state rilevate lesioni o ferite riconducibili ad opera di terzi ed il decesso, secondo i primi accertamenti, era stato presumibilmente ricondotto alla serata precedente. Nella circostanza era stato effettuato il sopralluogo da parte del personale della Polizia Scientifica ed al contempo era stato accertato che la donna viveva all'interno dell'appartamento insieme alla figlia minore nata da una relazione con il Dr.IORI Maurizio il quale, pur avendo riconosciuto la bambina all'atto della nascita, non aveva mai convissuto con la succitata ORNESI e di recente, si era sposato con un'altra donna dalla quale aveva avuto un'altra figlia.

L'ipotesi di un suicidio era apparsa fin da subito, per le modalità attuative, fortemente atipica;a riguardo personale della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato P.S. di Crema aveva sentito in qualità di persone informate sui fatti i genitori della ORNESI e lo stesso Dr. IORI Maurizio nonché alcuni vicini di casa della donna deceduta. Fin dal primo momento le versioni rese dai famigliari e dallo stesso IORI erano apparse evidentemente contrastanti specie in ragione del fatto che la ORNESI non soffriva di depressione né aveva mai manifestato propositi suicidi. Contestualmente allo svolgimento delle menzionate attività da parte del Commissariato, personale della Squadra Mobile aveva acquisito ulteriori dichiarazioni testimoniali rese da altre persone a conoscenza di episodi connessi alla vicenda verificando, al contempo, tutte le versioni rese dai testimoni sino a quel momento sentiti.

A seguito di tali attività di riscontro erano emerse vistose lacune ed incongruenze circa le dichiarazioni rese dal Dr. IORI il quale aveva fornito una ricostruzione contraddittoria in ordine ai suoi spostamenti nel corso della serata precedente al ritrovamento dei cadaveri. Atteso che nel corso delle indagini erano emersi nuovi particolari di interesse investigativo che rendevano sempre più inverosimile il suicidio della donna, la Procura della Repubblica di Crema aveva emesso numerosi decreti di intercettazione telefonica. Il Dr.IORI, nella fase preliminare delle indagini, era stato inizialmente iscritto con l'ipotesi di reato di istigazione al suicidio; in una seconda fase, anche sulla scorta delle risultanze dei servizi tecnici, erano state effettuate approfondite e complesse indagini incrociando i tabulati telefonici dell'uomo con i tracciati del telepass dell'autovettura in uso al medesimo nonché verificando il numero seriale dei lotti di produzione delle bombole di gas propano e butano ed i relativi fornelli; tali attività avevano consentito agli investigatori di risalire ai punti vendita degli oggetti utilizzati in occasione dell'evento delittuoso. In particolare è stato appurato che le bombole di gas e gli erogatori erano stati acquistati alcuni giorni prima dell'episodio delittuoso a Carugate (MI) e Lodi in due diversi centri commerciali; inoltre, raffrontando gli scontrini che erano stati emessi in quella circostanza con altro materiale rinvenuto all'interno del luogo dei decessi e confrontando i tracciati telepass e le celle telefoniche agganciate dal cellulare in uso all'uomo, era stato accertato che in tutte le occasioni in cui gli oggetti e gli alimenti poi rinvenuti all'interno dell'abitazione erano stati acquistati, il Dr. IORI si trovava in quella determinata zona; ad ulteriore conferma dell'ipotesi investigativa sviluppata dagli inquirenti nel corso dell'interrogatorio dei vari testimoni, era stato escluso che la ORNESI potesse aver acquistato quel materiale. Tali riscontri acquisiti a seguito di attenta attività di analisi, erano stati confortati anche dalla cerchia familiare del professionista i quali avevano espresso dubbi in ordine all'autenticità di alcune condotte dello stesso in ordine all'evento in questione.

Al termine di tutte queste attività, le relative risultanze investigative acquisite sono state raccolte in un informativa riassuntiva che è stata depositata nei giorni scorsi presso la Procura della Repubblica di Crema che ha coordinato le indagini. Nel corpo dell'informativa finale sono state esaltate con dovizia di particolari le risultanze delle attività sopra descritte che hanno permesso di svelare un duplice omicidio particolarmente efferato. Sulla base dei riscontri contenuti nella succitata informativa il Sostituto Procuratore Dr. Raffaele PESIRI ha richiesto al G.I.P. del Tribunale di Crema Dr. Antonio FERRARI l'emissione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico del DR.IORI Maurizio per il reato di duplice omicidio volontario aggravato, misura emessa nel tardo pomeriggio del 13 ottobre ed eseguita ieri mattina.

L'uomo è stato tradotto presso il carcere di Cremona a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.


15/10/2011

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