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Furto con destrezza. Preso marocchino

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Commissariato Crema

Non c'è sosta per gli uomini della Polizia di Stato neppure il giorno della loro festa.

Verso le tre meno un quarto è arrivata in Commissariato una ragazza, scalza e sconvolta, che in maniera concitata riferiva di essere appena stata vittima di un furto con destrezza in via Ginnasio. La ragazza ha raccontato che un uomo in bicicletta le aveva asportato la borsetta che aveva momentanemante appoggiato a terra, insieme ad un'altra borsa, ed era scappato a tutta velocità in direzione di via Diaz, inseguito - inutilmente - dalla vittima del furto che per agegvolare l'inseguimento si era addirittura tolta le scarpe.

Proprio in quegli istanti l'Ispettore Capo Giuseppe Torrisi del Commissariato ed il Comandante del Distaccamento di Polizia Stradale di Crema, Mario Crotti, stavano transitando con il furgone della Polizia per riportare al Museo Civico gli espositori utilizzati per la festa, dato che ieri, al termine delle celebrazioni per il 159° Anniversario della fondazione della Polizia di Stato, si erano fermati al teatro San Domenico, splendida cornice per la cerimonia, per smontare tutto l'allestimento.

Richiamati da alcuni passanti ed ottenute le prime sommarie descrizioni dell'accaduto, i due ispettori della Polizia di Stato si sono lanciati alla ricerca dell'individuo, rintracciandolo in via IV novembre. Vistosi raggiunto, il maghrebino ha immediatamente cambiato direzione e si è lanciato a tutta velocità verso il fiume Serio, abbandonando la bicicletta e scappando a piedi, per poi gettarsi nell'acqua. Anche questo tentativo di fuga si è rivelato vano, dato che i due ispettori non hanno mollato il colpo e sono riusciti a rintracciarlo e a bloccarlo poco distante, nonostante il suo goffo tentativo di nascondersi dietro ad un cespuglio.

Sul posto sono state, in seguito, ritrovate le due borse e, poco distante, tutto il contenuto, compresi i telefoni e le preziose chiavi di casa. I soldi erano invece rimasti in possesso del marocchino.

Sono così scattate le manette ai polsi di L.M, marocchino di 23 anni, già noto per reati contro il patrimonio, clandestino; lieto fine dell'avventura per la ragazza, una milanese, che è rientrata in possesso di tutti i suoi averi ed ha potuto fare rientro a casa. Domani verrà celebrato il processo per direttissima.
23/05/2011

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