Comunicato stampa
La Squadra Mobile, al termine di un'indagine iniziata nell'aprile di quest'anno, sviluppatasi anche con l'ausilio di servizi tecnici ha eseguito, nelle prime ore della mattinata di ieri 10 settembre, in collaborazione con il Commissariato Polstato di Crema e la Squadra Mobile di Piacenza, 13 ordinanze di custodia cautelare, parte in carcere e parte agli arresti domiciliari, e relative perquisizioni domiciliari emesse rispettivamente dal G.I.P. e dalla Procura della Repubblica di Crema, Autorità Giudiziaria che ha coordinato le indagini. Le Ordinanze sono state eseguite nelle Provincie di Cremona, Milano e Piacenza. L'indagine ha preso spunto da denunce presentate da alcuni cittadini extracomunitari e dalle complesse ed articolate indagini successivamente poste in essere dalla Sezione Criminalità Organizzata e Criminalità Straniera della Squadra Mobile. Si è accertato che un sodalizio criminale composto da cittadini italiani e stranieri di origine egiziana e fra i quali figura anche un legale del foro di Milano, sfruttando la procedura di emersione del lavoro irregolare ( la cd. Sanatoria per le badanti) del settembre 2009, ha presentato centinaia di domande di emersione nelle provincie di Cremona, Milano, Lodi e Piacenza, quasi tutte relative a cittadini egiziani, attestando rapporti di lavoro totalmente inesistenti ed utilizzando allo scopo documentazione falsa o contraffatta attraverso compiacenti, o in alcuni casi inesistenti, datori di lavoro. Per poter presentare la pratica di emersione ogni cittadino egiziano ha pagato somme oscillanti tra i 2.000 ed i 5.000 euro.A tutti gli indagati vengono contestati i reati di:
ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE FINALIZZATA AL FAVOREGGIAMENTO DELLA PERMANENZA IN CLANDESTINITA' DI CITTADINI STRANIERI IN TERRITORIO NAZIONALE, FALSO IDEOLOGICO E FALSITA' MATERIALE COMMESSA DA PRIVATO.
Due delle tredici misure cautelari sono state eseguite, nel medesimo lasso temporale, dal Comando Carabinieri di Lodi, in ragione di una convergenza investigativa con questa Squadra Mobile, così come disposto dall'Autorità Giudiziaria che ha coordinato le indagini.