Questura di Cremona

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Questura di Cremona: Attività di indagine della Squadra Mobile

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Attività di indagine della Squadra Mobile

 

 

A seguito di una dinamica e precisa attività di indagine, la Squadra Mobile della Questura di Cremona ha individuato il presunto autore di una violenta aggressione avvenuta nella notte del 13 febbraio nei pressi di un locale della movida cremonese.

Nello specifico, infatti, un ragazzo italiano di circa 20 anni, nella giornata successiva, si era presentato presso l’Ufficio Denunce della Questura di Cremona, riferendo di essere stato colpito al volto all’uscita del locale in maniera tanto violenta da causargli la frattura dello zigomo, una prognosi di 30 giorni e la necessità di un’operazione chirurgica.

Il giorno stesso sono iniziati gli accertamenti degli investigatori della Squadra Mobile finalizzati a dare un volto all’aggressore, con l’acquisizione delle dichiarazioni dei testimoni e l’analisi del sistema di videosorveglianza, sfruttando, inoltre, un controllo avvenuto pochi minuti prima nei pressi del locale da parte delle Volanti della Questura di Cremona.

L’esito degli accertamenti, orientati dalla descrizione dell’aggressore data dai testimoni, ha permesso di arrivare ad un nome in pochissimi giorni, identificandolo in un ragazzo di 20 anni di origine albanese.

Quest’ultimo, infatti, oltre ad aver colpito il coetaneo all’interno del locale per futili motivi, probabilmente una spinta avvenuta ad inizio serata, quando sono giunti i soccorsi ha simulato di essere amico della vittima, tanto da salire in ambulanza con lui al solo fine di minacciarlo ulteriormente, paventando gravi conseguenze qualora avesse avvisato la Polizia.

Tutti i tentativi di nascondere il compimento del suo grave reato, tuttavia, si sono rivelati vani, tanto che, già pochi giorni dopo, gli investigatori della Squadra Mobile hanno interloquito con i colleghi della Divisione Anticrimine della Questura, che, partendo dagli atti di indagine, hanno dato avvio all’attività istruttoria finalizzata all’irrogazione di una misura di prevenzione.

Conseguentemente, oltre al deferimento alla Procura della Repubblica di Cremona per i reati di lesioni e minacce, il 25 febbraio, al giovane albanese è stata notificata anche la misura di prevenzione del c.d. DASPO Willy, emessa dal Questore di Cremona, dott. Michele Davide Sinigaglia, a seguito del quale al ragazzo è stato fatto esplicito divieto, per motivi di ordine e sicurezza pubblica, di accedere o stazionare nei pressi del locale dove è avvenuto il fatto per un anno.

Si tratta della prima applicazione in provincia di questa innovativa misura di prevenzione personale atipica di competenza dell’Autorità provinciale di Pubblica Sicurezza, rientrante nella categoria dei “Divieti di accesso ad aree urbane”, la cui disciplina è stata modificata ed ampliata nel dicembre 2020, all’indomani dei tragici fatti che portarono all’omicidio del ventiduenne Willy Monteiro, e che permette al Questore di imporre il divieto di accesso al locale dove è avvenuto il fatto presupposto e, nei casi più gravi, in tutti i locali da ballo o dove si somministrano sostanze alcoliche in tutta la provincia.

Il DASPO consente, infatti, di dare una risposta ancora più incisiva e mirata nei confronti dei soggetti pericolosi per l’Ordine e la Sicurezza pubblica presenti sul territorio dell’intera provincia e la sua eventuale violazione costituisce un reato penale gravemente punito con la pena della reclusione fino a 2 anni e la multa fino a 20.000 euro.


26/02/2022

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