Questura di Cremona

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Questura di Cremona: la squadra mobile ha dato esecuzione all'ordinanza cautelare con la quale il G.I.P. del Tribunale di Cremona ha disposto la misura degli arresti domiciliari nei confronti di un tassista.

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LA SPEZIA – POLIZIA DI STATO: ESEGUITA ORDINANZA DI CARCERAZIONE.

Nella giornata di mercoledì, la Squadra Mobile di Cremona ha dato esecuzione all’ordinanza cautelare con la quale il G.I.P. del Tribunale di Cremona ha disposto la misura degli arresti domiciliari nei confronti di un tassista, indagato per i reati di sequestro di persona e lesioni colpose gravissime, commessi ai danni di un ragazzo di 27 anni. L’attività di indagine conclusa in data odierna dagli investigatori della Squadra Mobile, infatti, ha permesso di ricostruire quanto avvenuto la notte del 25 dicembre, a seguito di un’accesa discussione tra il tassista e tre giovani, accompagnati da un ristorante di Cremona ad un B&B dove avrebbero passato la notte, scaturita a causa della mancanza di denaro contante di questi ultimi e del rifiuto del tassista di permette un pagamento con il bancomat. Dalla ricostruzione effettuata dalla Squadra Mobile, con il coordinamento della locale Procura della Repubblica, infatti, il tassista, particolarmente alterato dalla discussione con i ragazzi, sarebbe ripartito ad elevata velocità costringendo il ragazzo a stare sul mezzo per accompagnarlo ad un vicino bancomat oppure per riportarlo sul luogo dove l’aveva prelevato. Dagli accertamenti effettuati mediante l’analisi delle immagini riprese dalle telecamere, dall’acquisizione delle dichiarazioni delle due ragazze e delle persone informate sui fatti, infatti, il tassista, dopo aver notato l’improvvisa discesa delle due amiche, impedendo al ragazzo di fare altrettanto, sarebbe ripartito ad elevata velocità, imboccando alcuni tratti di strada contromano, incurante di viaggiare con il portellone sinistro aperto, ponendo il giovane in una situazione di estremo pericolo e violando numerose norme del codice della strada. Improvvisamente, infatti, il ragazzo, particolarmente spaventato da quanto stava succedendo, mentre era al telefono con le amiche, preoccupate per quello che era successo, è caduto dal taxi, battendo violentemente la testa. Il grave evento, inoltre, inizialmente, non ha impensierito il tassista, che è tornato a soccorrere il ragazzo solamente 5 minuti dopo l’incidente, grazie anche all’ausilio di un passante che ha chiamato immediatamente i soccorsi. Infatti, il tassista ha sollevato di peso il ragazzo dal centro della carreggiata, dove ancora si trovava a causa della caduta, trascinandolo sul marciapiede; in tal senso, sono in corso ulteriori accertamenti, delegati dalla Procura della Repubblica, per verificare se tale condotta possa aver ulteriormente aggravato le condizioni del ragazzo che, al contrario, sarebbe dovuto essere soccorso dal personale specializzato. Le dichiarazioni dell’uomo, inoltre, non hanno trovato alcun riscontro negli atti investigativi, in particolare sul fatto di essersi fermato a chiudere il portellone del taxi, aspetto incompatibile con i tempi di percorrenza del taxi dall’hotel fino al luogo dell’incidente. Inoltre, è stato decisivo il cinismo con il quale il tassista, dopo l’interrogatorio con il Pubblico Ministero, ha commentato la notizia delle gravi condizioni di salute in cui attualmente versa il ragazzo, sentendosi sollevato dall’impossibilità che il giovane possa fornire la sua versione dei fatti.


17/02/2022

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