Si è conclusa con l’accompagnamento presso il Centro di permanenza per i rimpatri Corelli di Milano ad opera di appartenenti alla Polizia di Stato della Questura di Cremona l’aggressione perpetrata ai danni di due Carabinieri da parte di un trentunenne marocchino. L’uomo, irregolare e senza fissa dimora, era stato fermato per un controllo nella zona adiacente alla stazione di Cremona, nell’ambito di una attività di prevenzione che nasce dalla collaborazione fra Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri, volta all’intensificazione dei controlli in un’area cittadina ritenuta nevralgica e particolarmente sensibile.Convalidato l’arresto e ottenuto il nulla osta all’espulsione da parte della competente Autorità Giudiziaria, immediatamente l’Ufficio Immigrazione della Questura di Cremona ha attivato l’iter per eseguire il rimpatrio coatto dello straniero irregolare. Tale determinazione è maturata in ragione della condizione di peculiare pericolosità sociale attribuibile all’uomo: egli, infatti, risultava essere già destinatario di tre provvedimenti di espulsione, all’esecuzione dei quali il giovane era abilmente riuscito a sottrarsi, nonché autore di una pluralità di reati, fra i quali alcuni riconducibili all’inottemperanza dell’ordine di abbandonare il territorio dello Stato. La citata circostanza, invero, non può che ritenersi evocativa di una radicata e persistente callidità delittuosa del soggetto, il quale, per anni è riuscito a eludere l’esecuzione coattiva dei provvedimenti emanati dall’Autorità di Pubblica Sicurezza. La pericolosità sociale, rappresentata dalla probabilità che una persona che abbia commesso un fatto di reato o fatti non previsti dalla legge come tali ma dalla stessa espressamente indicati, commetta nuovi reati attiene, infatti, non alla repressione del reato, bensì alla sua prevenzione, traducendosi, in definitiva, in un ragionato calcolo di probabilità. Alla luce di tale giudizio prognostico conclusosi con esito positivo, il personale della Questura di Cremona ha prontamente adottato tutti gli adempimenti necessari al fine di addivenire al definitivo rimpatrio del giovane irregolare. Nel caso di specie sono state adottate le accortezze richieste per evitare che il medesimo potesse nuovamente sottrarsi all’espulsione. Grazie all’impegno profuso dal personale della Polizia di Stato di Cremona ieri l’uomo è stato accompagnato presso il Centro di permanenza per i rimpatri di Milano. Al momento, pertanto, si trova ristretto in attesa di esecuzione del provvedimento di espulsione, mediante il quale farà ritorno in Marocco con contestuale divieto di rientrare nuovamente nel Territorio Nazionale.