Nei giorni scorsi personale della DIGOS della Questura di Cremona è intervenuto presso un distributore di carburante cittadino dove un calciatore in forza alla prima squadra dell’U.S. Cremonese aveva subito il furto di un borsello con all’interno un portafogli, entrambi di una nota “griffe” di alta moda, contenenti documenti d’identità, carte di credito, libretti degli assegni e una somma di denaro contante. La pochette era stata inavvertitamente appoggiata e dimenticata sulla colonnina di rifornimento, dopo che il calciatore aveva effettuato personalmente il rifornimento alla sua auto, azione notata da un cliente che aveva analogamente effettuato il rifornimento alla propria auto di grossa cilindrata subito dopo e che aveva approfittato della situazione impossessandosi del borsello e allontanandosi dalla zona. Le immediate indagini effettuate dal personale della DIGOS, grazie anche alle analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza che avevano ripreso la scena, hanno permesso in breve tempo di risalire all’identità del soggetto che si è impossessato della “pochette”, soggetto peraltro riconosciuto personalmente dagli agenti in un cittadino straniero già noto agli ambienti investigativi. Risaliti all’identità dell’uomo, si è provveduto a localizzarlo in brevissimo tempo. Messo di fronte all’evidenza dei fatti l’uomo non ha potuto fare a meno di ammettere di essersi impossessato della borsa ed ha permesso di recuperare tutto il materiale, compresi i documenti ed il denaro contante. L’intera refurtiva è stata contestualmente restituita al calciatore della Cremonese che ha inteso personalmente complimentarsi con gli agenti per la rapidità ed efficacia delle indagini. L’autore del furto, un cittadino straniero di 42 anni, S.A.M., è stato indagato in stato di libertà per il reato di cui all’articolo 624 del codice penale (furto). Come recentemente precisato dalla Corte di Cassazione, nel momento in cui si rinviene o ci si appropria di un qualsiasi valore, bene o oggetto apparentemente abbandonato o dimenticato che conserva “chiari ed intatti segni esteriori di un legittimo possesso altrui” che non implica quindi la cessazione del potere del proprietario “colui che se ne appropria senza provvedere alla sua restituzione commette il reato di furto e non quello di appropriazione di cose smarrite, peraltro recentemente depenalizzato.