Come si ricorderà, la località Cascina Canova di Spino d’Adda fu teatro dal 15 al 17 Agosto scorso di un rave party illegale. In quella circostanza, circa 500 persone confluirono in un’ampia conca adiacente l’argine del fiume Adda, accedendo tramite un reticolo di numerose strade secondarie, provenendo per la maggior parte da Lombardia, Piemonte, Veneto, Liguria ed Emilia Romagna, con alcune presenze anche da Francia, Austria, Olanda, Germania e Svizzera, a bordo di autovetture e camper. A seguito delle attività di identificazione dei partecipanti condotte nella circostanza dalle Forze dell’Ordine, anche con l’ausilio della Polizia Scientifica, nei giorni scorsi la Divisione di Polizia Anticrimine della Questura di Cremona ha adottato la misura del divieto di ritorno per 36 persone, residenti in varie Province del nord Italia. Tra di essi due degli organizzatori dell’evento, G.A.A.P. di 33 anni, nato a Palermo e residente in Provincia di Terni, e D.D. di 28 anni, nato a Vasto (Chieti) e residente a Montenero di Bisaccia (Campobasso).