Nella tarda serata di ieri 17 marzo gli Agenti dell’ U.P.G. e S.P. hanno arrestato in flagranza di reato, per sequestro di persona, resistenza a P.U. e minacce aggravate, un cittadino nigeriano, A. A. del 1994, presso la Casa dell’ Accoglienza di Via Sant’Antonio del Fuoco.
Alle ore 21.30 circa di ieri giungeva una richiesta di intervento da parte del responsabile della struttura, il quale riferiva che un ospite si era barricato nella propria stanza e, armato di coltello e di alcune bottiglie di vetro, teneva in ostaggio altri due connazionali, non permettendo loro di lasciare la camera.
Due volanti, unitamente ad una pattuglia del NORM dei Carabinieri, si portavano sul posto al fine di verificare cosa stesse succedendo. Giunti presso la struttura, gli operatori cercavano, in un primo momento, di intraprendere un colloquio con il soggetto al fine di farlo desistere da qualsiasi intento malsano, ma, non ottenendo il risultato sperato, si trovavano costretti a sfondare la porta della stanza, davanti alla quale il soggetto aveva addirittura posto del mobilio per ostacolare l’intervento degli agenti.
Alla vista degli intervenuti, l’esagitato si scagliava contro di essi - brandendo una bottiglia di birra integra in una mano, e i resti di una rotta nell’altra – ma veniva, seppur a fatica, immobilizzato e ammanettato dagli operatori intervenuti.
Dalle dichiarazioni rese dalle persone sequestrate, si apprendeva che, mentre uno dei tre soggetti presenti all’interno della stanza si trovava sotto la doccia e gli altri due guardavano la televisione, il soggetto senza alcun apparente motivo spaccava una bottiglia e iniziava a minacciarli. In quel frangente, uno dei tre riusciva a darsi alla fuga, mentre gli altri due si chiudevano dentro il bagno impauriti dal fatto che l’uomo provvedeva a chiudere a chiave la porta della camera, allo scopo di impedire loro la fuga.
Durante l’ intervento, il soggetto veniva inoltre trovato in possesso di 1,5 grammi lordi di Marjuana, e per questo segnalato anche amministrativamente come assuntore ex art 75 DPR 309/90.
Terminate le attività di rito l’arrestato veniva tradotto presso la locale Casa Circondariale, per la convalida dell’arresto fissata questa mattina.