Dal 3 di febbraio u.s. la locale Divisione P.A.S.I. ha avviato i sottoelencati progetti al fine di agevolare il cittadino nella presentazione delle istanze in materia di passaporti e permessi di soggiorno.
· Convenzione tra Questura di Cremona /Commissariato P.S. di Crema e i Comuni della Provincia di Cremona, finalizzata ad agevolare i cittadini nell’espletamento delle istanze per il passaporto.
La necessità di ottenere il passaporto sia per lavoro che per svago, interessa una fascia sempre più ampia della popolazione residente in provincia.
Gli Uffici Passaporti della Questura di Cremona e del Commissariato di Crema, quest’ultimo unica struttura periferica, operano per la ricezione delle istanze e consegna dei documenti per l’espatrio e servono un bacino di utenza di circa 360.000 persone dimoranti in 113 Comuni della Provincia.
Il progressivo aumento delle richieste del passaporto e l’introduzione dell’obbligo dell’acquisizione delle impronte digitali dal compimento del dodicesimo anno di età del richiedente, impongono ai cittadini richiedenti almeno due passaggi, presso gli uffici addetti all’attività di front – office, uno per la presentazione dell’ istanza e l’altro per il ritiro del titolo di espatrio.
Attesa la volontà di assicurare un servizio sempre più rispondente alle necessità dei cittadini e di adottare i provvedimenti e le soluzioni operative che tendono a ridurre allo stretto necessario il dispendio di tempo finalizzato ai rapporti con le Pubbliche Amministrazioni, il Questore di Cremona dr.ssa Carla MELLONI ha interessato i Sigg. Sindaci della Provincia affinché valutassero l’opportunità di aderire ad una convenzione per l’attività di ritiro dei passaporti o presentazione di richieste di passaporti per minori infra dodicenni dei cittadini residenti.
Il servizio è attivo presso gli Uffici della Questura e del Commissariato di P.S. di Crema, riservando agli incaricati dei Comuni che hanno aderito alla Convenzione il giorno di giovedì, ad esclusione dei festivi infrasettimanali, dalle ore 08.30 alle ore 12.30 per l’attività di ritiro dei passaporti o presentazione di richieste di passaporti per minori infra dodicenni.
Con l’auspicio di poter ricevere un’ adesione più numerosa da parte dei Comuni che sono al momento impossibilitati ad aderire alla Convenzione a causa di difficoltà oggettive, si richiama la facoltà dei Sindaci di poter offrire tale servizio ai cittadini residenti in qualsiasi tempo, previa comunicazione a quest’Ufficio, con l’indicazione anche di diversi orari o giornate per l’espletamento del servizio oggetto della Convenzione.
· Progetto cicogna e progetto legalizzazione foto minori.
La volontà nell’avviare il progetto cicogna ed il progetto di legalizzazione delle foto dei minori nasce dal voler offrire maggiore sensibilità e attenzione per il primo e se non di meno per il secondo anche una riduzione dei tempi di attesa .
La Questura di Cremona è la seconda Questura d’Italia ad aver sposato l’attuazione del Progetto Cicogna, il quale, mediante una campagna informativa, si rivolge alle future o neo mamme straniere per metterle a conoscenza dei passi da seguire in merito alla loro posizione sul Territorio Nazionale.
La gravidanza non è una patologia, bensì una condizione fisiologica, degna di tutela, sia dal punto di vista giuridico che sanitario, all’interno della quale devono trovare piena realizzazione non solo il diritto alla procreazione, in libertà e autonomia, ma anche tutti i diritti inviolabili riconosciuti ad ogni persona dalla Costituzione italiana e dalla Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali. Attraverso un faticoso e complesso cammino legislativo, nel 2001 è stato emanato il Decreto Legislativo nr. 151 "Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità", il quale, oltre a tutelare la maternità sotto il profilo strettamente biologico della salute della donna, introduce una nuova visione di protezione e tutela della maternità che concentra la propria attenzione sul bambino, riconoscendo il valore sociale della maternità e il diritto alla paternità, restituendo così anche al padre un ruolo attivo e partecipe. La Questura di Cremona e l’ASST Cremona in collaborazione con i Consultori presenti su tutto il territorio della Provincia, hanno pertanto avviato un progetto al fine di supportare le gestanti e le neomamme straniere prive di titolo di soggiorno. Il Progetto Cicogna pertanto è finalizzato a tutelare i diritti delle donne straniere in gravidanza, garantendo loro una modalità semplificata e veloce di rilascio del permesso di soggiorno per cure mediche mediante la fissazione di un appuntamento presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Cremona.
Con il permesso temporaneo di soggiorno la futura mamma potrà richiedere la tessera sanitaria e avere così diritto ad accedere gratuitamente alle cure e agli esami medici previsti dalla normativa secondo il periodo di gravidanza e una volta in Questura accederà agli Uffici senza attese e l’istanza verrà evasa nel minor tempo possibile, proprio in relazione al particolare stato di salute.
Così come il progetto cicogna tutela le straniere neo mamme o in gravidanza, il progetto di legalizzazione delle foto preserva il minore straniero con età inferiore ai sei anni.
Molto spesso infatti gli Uffici di polizia sono fin troppo affollati e non sono il luogo più indicato per la presenza di un bambino, specialmente se molto piccolo.
Il progetto di legalizzazione delle foto nasce dal voler risparmiare le lunghe code presso gli Uffici di polizia ai più piccoli i quali recandosi con i rispettivi genitori, presso i comuni aderenti al progetto, potranno procedere alla legalizzazione delle foto mediante i funzionari comunali.
Ai fini della legalizzazione delle foto sarà necessaria una foto recente, formato foto-tessera del minore ed il passaporto dello stesso o documento equipollente.
Inoltre contestualmente alla legalizzazione della foto il genitore del minore potrà esprime, mediante apposito modulo, il consenso ad iscrivere il minore sul permesso di soggiorno dell’altro genitore.