Arrestata, per raprina impropria, dalla Squadra Volante, una cittadina di origini romene pluripregiudicata per reati contro il patrimonio
Nella mattinata del 15.10.2016, intorno alle ore 12.30 circa, la Sala Operativa inviava, in pieno centro presso il negozio di abbigliamento” ZARA”, una pattuglia della Volante in quanto era stata fermata da personale dipendente del negozio, una donna che poco prima aveva sottratto della merce. L’equipaggio giungeva immediatamente sul posto e prendeva contatti con la vice responsabile del negozio la quale indicava la persona di sesso femminile che si era resa responsabile del tentativo di furto. Sentita a sommarie informazioni dalla Volante, la vice responsabile del negozio raccontava di aver notato, mentre stava svolgendo la sua attività lavorativa, questa donna aggirarsi in modo sospetto tra gli scaffali. Insospettita dai suoi movimenti, seguiva la donna e notava che questa dopo aver preso alcuni capi d’abbigliamento, si dirigeva verso i camerini per la prova degli abiti. Dopo circa 20 minuti, la donna usciva dai camerini, con uno dei capi di abbigliamento che aveva preso, riferendo alla vice responsabile che l’avrebbe acquistato.
All’improvviso la donna, mentre si dirigeva verso le casse, cambiava direzione per imboccare l’uscita; ed è in quel momento che sotto il giubbotto della donna veniva notato un giubbotto nero con le maniche di pelle che la stessa aveva portato all’interno dei camerini.
La donna veniva immediatamente fermata, e contestualmente veniva avvisata la Sala Operativa della Questura.
Durante la breve attesa, la donna pur di guadagnare l’uscita del negozio, spintonava, più volte, la vice responsabile del negozio con il chiaro intento di guadagnare la fuga senza riuscirvi.
Da un controllo effettuato nei camerini venivano trovate le placche antitaccheggio della merce in possesso sulla donna.
Durante le fasi dell’intervento, a specifica richiesta degli operatori, la donna fermata consegnava una pinzetta professionale in metallo per sopracciglia ed un tagliaunghie in metallo, custodite nella sua borsa, utilizzati dalla stessa per asportare la placca antitaccheggio posta sui capi di abbigliamento.
Tutto il materiale rubato veniva riconsegnato all’avente diritto.
Portata in Questura la donna veniva tratta in arresto per il reato di rapina impropria.
A seguito della direttissima la stessa veniva sottoposta alla misura degli arresti domiciliari per la durata di anni due più 400,00 euro di multa.