Si era presentato in una scuola primaria privata di Cremona spacciandosi dapprima per un nonno che voleva iscrivere la nipotina dopodichè, con la scusa di essere un ristoratore, si faceva cambiare circa 600€ con banconote di taglio più piccolo, consegnando banconote che però sono risultate false. La Polizia di Stato è riuscita a identificarlo e denunciarlo per truffa e spendita di banconote false. S tratta di un napoletano di 64 anni con alle spalle numerosi precedenti penali e relative condanne per ricettazione, lesioni, gestione illecita di rifiuti e porto abusivo di armi.
I fatti risalgono al 12 luglio scorso quando, verso le 9 del mattino, l'uomo si è presentato all'interno dell'istituto d'istruzione dicendo di volere delle informazioni per l'eventuale iscrizione della nipotina aggiungendo, con modi estremamente gentili e affabili, che la bambina era figlia di genitori separati e quindi provvedeva lui al disbrigo di tali incombenze. Dopodichè, carpita la fiducia della sua vittima, chiedeva di cambiare una banconota da 50€ e in quel mentre notava che nella cassetta del denaro vi erano numerose banconote da 5-10-20€. A questo punto il truffatore diceva di essere un ristoratore e chiedeva se era possibile cambiargli 600€ in banconote di piccolo taglio. Lui, infatti, aveva solo banconote di grosso taglio e aveva bisogno di banconote più piccole per i resti da dare ai clienti. Così avveniva lo scambio. L'uomo si allontanava, poi, tranquillo facendo perdere le proprie tracce. Accortasi della truffa la vittima si presentava in Questura per sporgere denuncia. Dai successivi accertamenti sembrava che il malfattore fosse sparito nel nulla, ma qualche giorno fa, durante un servizio di controllo presso alcuni alberghi della città, ecco che saltava fuori che proprio quella notte del 12 luglio, in un albergo del centro, aveva alloggiato un uomo con numerosi precedenti penali. La cosa non è passata inosservata a uno dei poliziotti incaricati del controllo che ha avuto il fiuto di collegare i due fatti. Presto detto, è stato fatto un album fotografico contenente la foto del sospetto avventore di passaggio che veniva riconosciuto dalla vittima senza ombra di dubbio. Per l’uomo è quindi scattata la denuncia.