Arrestate dalla Polizia di Stato tre persone per tentata rapina aggravata.
La Polizia di Stato, nell'ambito del piano straordinario di controllo del territorio predisposto in sede di tavolo tecnico dal Questore dr. Luigi Liguori ha potenziato i servizi di prevenzione tesi ad infrenare il fenomeno dei reati predatori in genere.
Lo sforzo e l'impegno profuso nel controllo del territorio dall'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico - Sezione Volanti ha dato i suoi frutti.
Nella serata di ieri, all'esito di numerosi servizi e sulla scorta degli elementi di reità raccolti, personale della Squadra Volante ha tratto in arresto CASCIARO Francesco, classe 78, con precedenti di polizia specifici, AMENDOLA Valentino, classe 82 con precedenti di polizia anche specifici e L.A. classe 92, in quanto ritenuti responsabili, in concorso tra loro, del reato di tentata rapina aggravata.
In particolare nel pomeriggio di ieri intorno alle ore 16,20 circa, personale dell'U.P.G.S.P. mentre transitava in questa Via Miceli, si imbatteva nel pestaggio, ad opera dei tre arrestati, nei confronti di un cittadini rumeno di anni 35, che a causa dell'aggressione ripotava trauma cranico e lesioni giudicate guaribili in gg. 10.
Gli agenti intervenivano nell'immediatezza immobilizzando gli autori dell'aggressione uno dei quali, peraltro, brandiva una forbice con la quale aveva tentato di colpire il cittadino rumeno.
Dalla successiva ricostruzione dei fatti emergeva che il CASCIARO dopo aver notato in un cortile condominiale una bicicletta, risultata essere di proprietà del rumeno, se ne impossessava trasportandola sulla ruota anteriore essendo quella posteriore bloccata con un lucchetto al telaio della bicicletta stessa. In quel mentre rincasava il citato cittadino rumeno il quale, alla richiesta di spiegazioni, veniva violentemente aggredito dal CASCIARO e dagli altri due arrestati con calci e pugni alla testa. La suddetta condotta violenta ed antigiuridica veniva quindi provvidenzialmente interrotta dalla pattuglia dell'U.P.G.P. evitando perciò conseguenze ben più gravi per l'incolumità fisica del cittadino rumeno. Sulla base degli inconfutabili elementi di reità raccolti a loro carico i tre venivano arrestati per concorso in rapina aggravata e dopo le formalità di rito venivano tradotti presso le rispettive abitazioni al regime degli arresti domiciliari come disposto dall'A.G. competente.