Personale della Polizia di Stato unitamente a personale della direzione territoriale di Cosenza effettua controlli nella Sibaritide finalizzati al contrasto del “lavoro nero” in agricoltura
Continua senza sosta l'attività della Polizia di Stato finalizzata a contrastare il fenomeno del "lavoro nero". A seguito di controlli effettuati nel territorio della Sibaritide da parte del personale della Polizia di Stato unitamente a personale della Direzione Territoriale di Cosenza, dietro direttive impartite dal Questore, dr. Luigi LIGUORI, nella giornata di ieri veniva deferito all'Autorità Giudiziaria un imprenditore agricolo, di anni 60, proprietario di appezzamento di terreno, coltivato ad agrumeto, sito in agro di Corigliano Calabro.
Al momento del controllo gli operatori di Polizia, in servizio presso il Commissariato della P.S. di Rossano, trovavano intente a raccogliere agrumi nr. 7 persone, di cui cinque stranieri. Tra questi ultimi, tre - due di nazionalità albanese ed uno di nazionalità romena - risultavano privi di documenti e di regolare contratto di lavoro. In particolare il cittadino albanese era privo anche del permesso di soggiorno.
A seguito dell'attività sopraindicata l'imprenditore in questione era denunciato per il reato di cui all'art. 22 del D. Lgs 25.07.98 n. 286 (datore di lavoro che occupa alle proprie dipendenze lavoratori stranieri privi del permesso di soggiorno, ovvero il cui permesso sia scaduto e del quale non sia stato richiesto, nei termini di legge, il rinnovo, revocato o annullato, nonché per impiego di lavoratori senza regolare contratto).
I tre stranieri venivano inoltre denunciati per aver reso false dichiarazioni sull'identità o sulla qualità personali proprie o di altri.