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La Polizia di Stato trae in arresto due pregiudicati.

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La polizia di stato trae in arresto due pregiudicati cosentini per furto aggravato e possesso di attrezzi atti allo scasso.

La polizia di stato trae in arresto due pregiudicati cosentini per furto aggravato e possesso di attrezzi atti allo scasso.

Nel pomeriggio di ieri 3 maggio u.s., alle ore 15.40 circa, personale della Polizia di Stato ha tratto in arresto Speranza Mario, di anni 60, e Bevacqua Valentino, di anni 27, rispettivamente suocero e genero, pregiudicati entrambi, per il reato di furto aggravato.

A seguito di segnalazione anonima sulla linea "113", un cittadino comunicava che, nei pressi del Liceo Scientifico "E. Fermi" di questo capoluogo, tre persone di sesso maschile a bordo di un'utilitaria di colore bianco erano intende ad asportare i chiusini per tombini presenti sulla strada antistante il citato istituto scolastico. Gli operatori delle volanti giunti in zona riuscivano a bloccare i due a bordo dell'autovettura indicata, al cui interno venivano rinvenuti quattro coperchi per tombini. Nel corso del controllo, i due risultavano entrambi gravati da precedenti per reati della stessa natura; inoltre, all'interno dell'autovettura, venivano rinvenuti vari attrezzi atti allo scasso. Il successivo sopralluogo effettuato nelle zone limitrofe consentiva agli agenti della Squadra Volante di accertare che, nello spiazzo antistante la Scuola Elementare "G. Falcone", altri 6 tombini, ognuno della profondità di un metro, risultavano essere privi del coperchio in ghisa, con ciò costituendo serio pericolo per l'incolumità delle persone, anche in considerazione del fatto che la zona è normalmente frequentata da studenti delle scuole elementari e medie. Le anomalìe riscontrate venivano tempestivamente segnalate al competente ufficio comunale incaricato della viabilità cittadina, cui venivano consegnati i tombini precedentemente rimossi per essere ricollocati al loro posto; la stessa direzione garantiva che, per i tombini mancanti, si sarebbe provveduto alla loro messa in sicurezza in tempi rapidi, attesa la grave situazione di potenziale pericolo creatasi.

I due venivano condotti negli Uffici della Questura per le procedure di rito, al termine delle quali venivano accompagnati presso le rispettive abitazioni, in regime di arresti domiciliari.


04/05/2015

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