Personale della Polizia di Stato ha eseguito un’Ordinanza di applicazione di misura cautelare personale del divieto di avvicinamento ad una donna e divieto di dimora a Cosenza, nei confronti di un uomo di 30 anni, italiano.
All’indagato sono contestati i reati di atti persecutori (art.612 Bis co 2 c.p.), perché a seguito della decisione della donna di interrompere la relazione, iniziava a perseguitarla, minacciandola e molestandola sia di persona che attraverso comunicazioni a mezzo di social network nel corso della quale non disdegnava anche pesanti ingiurie.
Il provvedimento giunge a conclusione di una dinamica ed intensa attività investigativa coordinata dalla locale Procura della Repubblica e avviata a seguito di una denuncia/querela sporta dalla parte offesa ad inizio del decorso mese, raccolta dai poliziotti della Squadra Mobile.
I poliziotti, specializzati nella trattazione di reati in danno delle persone appartenenti alla categoria delle cd. fasce deboli, hanno ascoltato la donna con particolare sensibilità raccogliendo le dettagliate descrizioni dei vari episodi di maltrattamento.
In sede di denuncia, la giovane donna ha dichiarato di aver avuto una relazione con l’uomo, interrotta ad inizio ottobre, a causa del carattere possessivo e geloso dell’odierno indagato. Dopo la decisione della donna di porre fine al rapporto sentimentale, l’uomo ha iniziato a perseguitarla con messaggi in cui le intimava di ritornare con lui, minacciandola di morte o di gravi conseguenze ed ingiuriandola con svariate espressioni offensive, affermando che lei “fosse roba sua”, come se la vittima fosse un oggetto nella sua completa disponibilità.
L’escalation di violenza dell’uomo ha avuto il suo apice alcuni giorni fa, allorquando si presentava sotto casa della ragazza pretendendo di incontrarla ed affermando di non temere nemmeno le forze dell’ordine. Per fortuna, in quella occasione, proprio il tempestivo intervento di una pattuglia della Polizia di Stato, una volante dell’U.P.G.S.P., riusciva a far allontanare l’uomo da sotto casa della vittima.
L’attività di indagine ha consentito di riscontrare e di arricchire di ulteriori episodi il complesso investigativo già acquisito sull’indagato.
L’attività d’indagine, avviata dal personale della Squadra Mobile e coordinata dal Procuratore della Repubblica di Cosenza, ha trovato il suo epilogo nell’esecuzione del provvedimento cautelare, e conferma ancora una volta l’impegno, la particolare attenzione e sensibilità della Polizia di Stato, degli uomini della Questura, diretta dal Questore, dr Giuseppe Cannizzaro, e dell’Autorità Giudiziaria, nell’affrontare con attento e tempestivo intervento il fenomeno della violenza di genere e della tutela della c.d. fasce deboli.
L’uomo non potrà dimorare a Cosenza, ove vive la donna, e non potrà avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla parte offesa mantenendo una distanza non inferiore ai 500 metri. Dovrà inoltre astenersi dal contattarla con qualsiasi mezzo.
Il tutto si comunica nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) al fine di garantire il diritto di cronaca.