Nella giornata odierna, personale diretto dal Questore della provincia di Cosenza dr. Giuseppe Cannizzaro , ed in particolare quello della Squadra Volante ha data esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Tribunale di Cosenza, in data 04.03.2024 e notificata nei confronti di un giovane di 18 anni, gravemente indiziato dei reati di resistenza e lesioni aggravate nei confronti di un pubblico ufficiale.
Il provvedimento nasce da un intervento effettuato dagli agenti a seguito di una lite avvenuta nel centro urbano di Cosenza e da cui ne è derivato il deferimento in stato di libertà dell’odierno indagato, già gravato da precedenti di polizia per condotte analoghe, poiché in relazione ai fatti sono emersi a suo carico gravi indizi di colpevolezza.
In particolare, a seguito segnalazione di lite presso un noto locale della movida cosentina interveniva una pattuglia della Squadra Volante che notava numerosi giovani uscire dal locale inizialmente invitando le persone a mantenere la calma.
Un agente, dopo essersi avvicinato ad uno di essi per riportarlo alla calma, veniva afferrato per la giacca, spintonato e minacciato. Il giovane, riuscito a divincolarsi si allontanava per poi ritornare nuovamente sul posto e, ponendosi alle spalle del poliziotto, sferrava al volto un violento pugno per poi darsi alla fuga. I successivi approfondimenti e le testimonianze raccolte hanno consentito di raggiungere un quadro indiziario ben definito nei confronti dell’indagato evidenziandone le sue condotte.
L’Agente veniva trasportato presso il locale nosocomio ove gli veniva diagnosticata una contusione della faccia, del cuoio capelluto e collo, nonché un trauma cranico e facciale con frattura zigomatica pluriframmentata giudicata guaribile in 30 (trenta ) giorni.
Il tutto si comunica nel rispetto dei diritti dell’indagato che è da intendersi come presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento e fino al definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile al fine di garantire il diritto di cronaca.