Nella giornata odierna, personale della Polizia di Stato ha eseguito un’Ordinanza di applicazione di misura cautelare personale del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla parte offesa nei confronti di un uomo di 41 anni, resosi responsabile del reato di stalking nei confronti di una donna con la quale aveva intrattenuto una relazione sentimentale.
Il provvedimento giunge a conclusione di una rapida ed intensa attività investigativa coordinata dalla locale Procura della Repubblica e avviata a seguito di una denuncia/querela sporta dalla parte offesa lo scorso 23 febbraio, raccolta dai poliziotti dell’U.P.G.S.P. – Ufficio Denunce.
I poliziotti, specializzati nella trattazione di reati in danno delle persone appartenenti alla categoria delle cd. fasce deboli, hanno ascoltato la donna con particolare sensibilità raccogliendo le dettagliate descrizioni dei vari episodi persecutori, dal cui racconto è risultato chiaro ed evidente il forte stato d’ansia della vittima ed i timori per la propria incolumità. È emerso anche il carattere ossessivo dell’uomo che, non riuscendo ad accettare la fine della relazione, ha iniziato a cercarla a casa e a chiedere diversi incontri chiarificatori, arrivando a seguirla e a pedinarla sul posto di lavoro e nei diversi locali frequentati della donna. Ha evidenziato il carattere violento dell’uomo che, durante un’accesa discussione con la donna, l’ha colpita con un oggetto e l’ha strattonata con forza, tanto da intimorirla al punto di richiedere l’intervento delle Forze dell’Ordine.
L’attività d’indagine, avviata dal personale della Squadra Mobile e coordinata dalla Procura della Repubblica di Cosenza, diretta dal Procuratore Capo Dr Mario Spagnuolo, ha trovato il suo epilogo nell’esecuzione del provvedimento cautelare, e conferma l’impegno degli uomini della Questura, diretta dal Questore della provincia di Cosenza dr. Giuseppe Cannizzaro, e dell’Autorità Giudiziaria, nell’affrontare con attento e tempestivo intervento il fenomeno della violenza di genere.
L’uomo non potrà avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla parte offesa ed ai suoi congiunti mantenendo una distanza non inferiore ai 500 metri, dovrà inoltre astenersi dal contattare la donna con qualsiasi mezzo. È stata disposto, inoltre, il costante monitoraggio del rispetto del divieto attraverso l’attivazione e l’utilizzo del braccialetto elettronico.
Il tutto si comunica nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) al fine di garantire il diritto di cronaca.