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Polizia di Stato – Cosenza: Eseguita la misura coercitiva del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla compagna convivente per il reato di maltrattamenti in famiglia.

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Eseguita la misura coercitiva del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla compagna convivente per il reato di maltrattamenti in famiglia.

Nel pomeriggio di ieri, 16 maggio u.s., personale della Polizia di Stato ha dato esecuzione all’ordinanza di misura coercitiva che dispone il divieto di avvicinamento ai luoghi  frequentati dalla ex convivente  a carico di un ventunenne cosentino, pregiudicato con innumerevoli precedenti penali per detenzione  e spaccio di sostanze stupefacenti.

Il provvedimento in argomento è stato emesso dal GIP presso il Tribunale Ordinario di Cosenza a seguito di una attività investigativa condotta dagli uomini della 3^ Sezione Reati contro la persona, reati sessuali e reati in pregiudizio di minori della Squadra Mobile,   finalizzata a cristallizzare la condotta del soggetto che poneva in essere  reiteratamente comportamenti offensivi e violenti nei confronti della donna dovuti sia all’assunzione di sostanze stupefacenti, nonchè per mera gelosia, aggredendo la stessa  anche nel periodo in cui la stessa  era incinta.

Per come ricostruito dai suddetti investigatori, la cui attività è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Cosenza, l’indagato ha posto in essere i suoi comportamenti aggressivi con progressiva accentuazione, così da offendere  il decoro e la dignità  della compagna, ponendola in uno stato di sofferenza morale e psichica  tale da rendere la sua vita impossibile e da indurre la donna, temendo per la sua incolumità, a trovare rifugio  presso la di lei madre.   

L’esecuzione del suddetto provvedimento impone all’indagato a non avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla donna,  disponendo altresì che i rapporti con il figlio, nato dalla relazione con la parte offesa,  saranno garantiti  tramite i servizi sociali.  

Il tutto  si comunica nel rispetto dei diritti  dell’indagato (da ritenersi  presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza  con sentenza irrevocabile ) al fine di garantire il diritto di cronaca.-  

 

 


17/05/2022

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