Nel corso dei servizi di prevenzione e controllo del territorio predisposti dal Questore di Cosenza, dott.ssa Giovanna Petrocca, intorno alla mezzanotte tra il 4 e il 5 dicembre u.sc., personale della locale Squadra Volante ha tratto in arresto, in flagranza di reato, il trentanovenne cosentino A.R. resosi responsabile di maltrattamenti in famiglia nei confronti della moglie.
La sera del 4 dicembre u.sc., a seguito di segnalazione anonima circa una violenta lite in famiglia giunta sull’utenza telefonica di soccorso pubblico “113”, la Sala Operativa della Questura di Cosenza attivava il relativo protocollo d’intervento, in codice rosso.
Si recavano, pertanto, immediatamente presso l’abitazione di A.R. due equipaggi della locale Squadra Volante.
Giunti sul posto gli Agenti intervenuti accertavano che si trattava di un ennesimo atto di violenza consumato da A.R., tra le mura domestiche, nei confronti della moglie alla presenza dei due figlioletti minori, rispettivamente di anni sette e quattro.
Rinfrancata dalla presenza dei rappresentanti della Polizia di Stato, la donna trovava la forza e il coraggio di denunciare formalmente le angherie alle quali sarebbe stata sottoposta nel corso degli anni, concretizzatesi con percosse, minacce, ingiurie e limitazioni della propria libertà personale, tanto da lederne l’autostima.
Una tale condizione di sudditanza psicologica e fisica le avrebbe reso la vita impossibile.
Acquisita anche la testimonianza di altra persona informata sui fatti, il personale di Polizia intervenuto sul posto, ottemperando al vigente disposto normativo, traeva in arresto il citato A.R., rendendo edotto il Sostituto Procuratore della Repubblica di turno.
Su disposizione dell’A.G. nei confronti di A.R. veniva disposta la misura cautelare personale dell’allontanamento della casa familiare con divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima.