Nella giornata di ieri, personale della Polizia di Stato della Questura di Cosenza, traeva in arresto due persone in flagranza di reato, una per rapina ed un’altra per evasione.
In particolare, personale della Squadra Mobile di Cosenza ha tratto in arresto, in flagranza di reato, T. O. N., cittadino romeno di 44 anni, resosi responsabile del reato di Rapina Aggravata commessa in danno di una sua connazionale.
L’uomo, già denunciato dalla vittima per il reato di Atti Persecutori, ha atteso la donna nei pressi della sua abitazione, aggredendola, malmenandola violentemente ed impossessandosi del suo telefono cellulare prima di darsi a precipitosa fuga, verosimilmente per impedirle che la stessa allertasse le FF.00.
La donna si portava immediatamente presso gli uffici della Squadra Mobile per raccontare l’accaduto, gli investigatori si ponevano immediatamente alla ricerca dell’uomo, che veniva rintracciato nuovamente nei pressi dell’abitazione della donna con ancora in possesso del telefono. Visti gli elementi di reità raccolti, l’uomo, dopo le formalità di rito, veniva tratto in arresto in flagranza del reato di rapina aggravata e, per come disposto dal P.M. di Turno presso la Procura della Repubblica di Cosenza, sottoposto agli arresti domiciliari in attesa del rito per direttissima.
Sempre nella stressa giornata di ieri, a seguito dell’intensificazione dei servizi di controllo del territorio per la prevenzione e repressione dei reati nell’ambito del progetto “Blu nell’Estate”, personale della Squadra Volanti dell’U.P.G.S.P. della Questura di Cosenza individuava un soggetto I.A. cl.67, sottoposto agli arresti domiciliari per il reato di maltrattamenti in famiglia, nel mentre si aggirava nei pressi di questa p.zza Zumbini. Alla vista degli operatori di polizia il reo cercava di dileguarsi, ma lo stesso veniva prontamente bloccato e sottoposto a controllo a seguito dal quale è risultato essere evaso dagli arresti domiciliari senza autorizzazione. Lo stesso veniva tratto in arresto in flagranza del reato di evasione dagli arresti domiciliari e posto a disposizione dell’A.G. in attesa del rito per direttissima.