Nella tarda serata di ieri, 17 gennaio, a conclusione di serratissime indagini scaturite dall’omicidio del ventiseienne BARBIERI Antonio, avvenuto la sera del 12 gennaio scorso, in Via Bruno Buozzi di Corigliano-Rossano (CS), personale del Commissariato di P.S. di Corigliano-Rossano e della Squadra Mobile di Cosenza ha dato esecuzione al Provvedimento di Fermo di indiziato di delitto emesso in data 17.01.2019 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Castrovillari, diretta dal Procuratore Capo dott. Eugenio FACCIOLLA, nei confronti di:
- FILADORO Cristian, di Corigliano-Rossano cl.92;
- FORNATARO Vincenzo, di Corigliano-Rossano cl.86,
poiché ritenuti responsabili del delitto (omicidio volontario in concorso) p. e p. dagli artt. 99 (il solo FILADORO), 110, 575, 577 comma 1 n.3) e 4) in relazione all’art. 61 n.1) e 61 n.5), del delitto p. e p. dagli artt. 110 e 648 c.p. (ricettazione in concorso), nonché del delitto p. e p. dagli artt. 99 (il solo FILADORO), 110, 61 n. 2) c.p., 4 e 7 L. 895/67 (porto abusivo di arma in concorso).
In particolare, le investigazioni, condotte dal Commissariato di P.S. di Corigliano-Rossano e dalla Squadra Mobile, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Castrovillari, sono state intense e articolate e si sono avvalse di intercettazioni, di visione di sistemi di videosorveglianza nonchè di una lunga e complessa attività di escussione testimoniale e hanno consentito di stabilire che la sera di sabato, 12 gennaio u.s. il FILADORO, giovane ben noto alle cronache giudiziarie, dopo essere stato avvisato dalla fidanzata che il BARBIERI, ex compagno di quest’ultima, si era presentato da lei presso la panetteria ove la stessa lavora, e nell’occasione i due avevano avuto un’accesa discussione, sopraggiungeva sul posto, accompagnato dal FORNATARO, a bordo dell’autovettura di quest’ultimo, e avvicinatosi al BARBIERI, che si trovava ancora seduto al posto di guida della propria autovettura, esplodeva contro di lui alcuni colpi di pistola cal. 7,65 attingendolo alla testa e cagionandone la morte (avvenuta in data 16.01.2019 dopo alcuni giorni di coma).
Di fronte alle ampie evidenze probatorie raccolte, dopo la notifica del provvedimento di fermo entrambi i giovani hanno reso piena dichiarazione confessoria.
Sono in corso ulteriori accertamenti per verificare se ci siano responsabilità penali a carico di ulteriori soggetti.