Domani 29 settembre 2018, in Paola, presso il Santuario di San Francesco di Paola avranno luogo i festeggiamenti connessi alla ricorrenza del Santo Patrono della Polizia di Stato San Michele Arcangelo, difensore della Giustizia.
Alle ore 11,30 la Santa Messa, presieduta da S.E. Mons. Francesco Nolè, Vescovo Metropolita dell’Arcidiocesi Cosenza-Bisignano, sarà concelebrata da S.E. Mons. Leonardo Bonanno Vescovo di S. Marco Argentano-Scalea, da S.E. Mons. Donato Oliverio Eparca di Lungro e dal Cappellano della Polizia di Stato-Questura di Cosenza Don Pier Maria Del Vecchio.
Durante la Celebrazione Eucaristica i canti saranno eseguiti dal Coro Polifonico formato da personale della Questura di Cosenza.
Alla solenne celebrazione saranno presenti, il Questore di Cosenza D.ssa Giovanna Petrocca ed il Prefetto di Cosenza D.ssa Paola Galeone, oltre alle massime Autorità Civili e Militari della Provincia, nonchè Funzionari e personale della Polizia di Stato ed una rappresentanza dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato e di personale in quiescenza.
L’evento che si inserisce nel quadro delle attività finalizzate a divulgare la cultura della legalità e la vicinanza della Polizia di Stato alla gente e soprattutto al mondo giovanile, prevede la partecipazione di personale del Reparto Cinofili e del Reparto a Cavallo della Polizia di Stato e l’allestimento, nella Piazza antistante il Santuario, di uno stand dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico della Questura di Cosenza e della Polizia Postale.
All’insegna del motto “Esserci sempre” sono state invitate a partecipare alla celebrazione scolaresche della zona che avranno modo di assistere alle esibizioni degli ”amici a quattro zampe” della Polizia di Stato e di interagire con il personale presente.
Tra coloro che sono stati invitati ad assistere ai festeggiamenti ci saranno anche alcune Associazioni che operano sul territorio.
Nella stessa giornata, in occasione dell’iniziativa denominata “family day”, indetta dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza, i familiari dei poliziotti, sia in servizio che in quiescenza, potranno “familiarizzare” con l’ambiente di lavoro dei propri cari, nonché ricordare tutti i caduti della Polizia di Stato (militari e civili).