Finti Finanzieri rapinano banca
Nel pomeriggio di ieri, il personale della Polizia di Stato ha eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal GIP di Chieti nei confronti di due siciliani, di anni 52 e di anni 50, con svariati precedenti penali per reati contro il patrimonio, riconosciuti autori della rapina alla filiale teatina della Banca Marche commessa il 30 gennaio 2014. In quel giorno i due pregiudicati, qualificatisi come Finanzieri ed esibendo il relativo tesserino risultato poi falso, entrarono in banca e con il pretesto di effettuare un controllo fiscale fecero prima uscire tutti i clienti e successivamente, impugnando un taglierino, costrinsero la direttrice ed il cassiere ad aprire una cassaforte da cui prelevarono la somma di circa 180.000 euro. Quindi i malviventi, dopo aver rinchiuso i dipendenti dell'istituto di credito in uno stanzino, fuggirono con il danaro. Poco dopo i dipendenti stessi, riusciti a liberarsi, diedero l'allarme, ma ormai i rapinatori avevano fatto perdere le proprie tracce. Una svolta alle indagini fu data il 27 maggio dello stesso anno quando la Squadra Mobile di Ascoli Piceno arrestò in flagranza di reato i due siciliani mentre tentavano di rapinare la filiale di Banca Marche del capoluogo piceno. Gli immediati riscontri fotografici e video effettuati dalla Squadra Mobile di Chieti attraverso le estrapolazioni delle immagini del circuito di video sorveglianza, nonché il successivo esame antropometrico, consentivano agli investigatori della Polizia di Stato di individuare nei due soggetti gli autori della rapina del 30 gennaio alla filiale di Chieti di Banca Marche. Le misure sono state notificate ed eseguite nel carcere di Palermo e di Ascoli Piceno ove gli arrestati sono reclusi per altri motivi.